CATANZARO – “In questi giorni sui mass-media fa bella mostra (si fa per dire) e impera la pubblicità della “Coca-cola spa” che appellandosi al cuore italiano – a dire la verità termine già usato ma a giusta ragione dalla coldiretti Calabria – continua a giocare con le parole in un battage pubblicitario quantomeno Fanta…sioso.” Non lo manda proprio giù e non le manda a dire Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria, su questo tentativo del “gigante delle bibite” di voler propinare agli italiani ed in generale ai cittadini-consumatori un messaggio pubblicitario a metà tra una confessione ed una minaccia, dove si vuole fare emergere un “trapianto di cuore” da parte della multinazionale che nessuno ha registrato o meglio di cui nessuno se ne è accorto. Nel cuore di noi italiani, – prosegue, ci sono valori e sentimenti che nessuno può acquistare e/o modificare per omologarli ad una logica perversa che è quella del mercatismo spinto fino agli estremi. Nella Piana di Rosarno-Gioia Tauro, le arance continuano a rimanere non raccolte e questo ha causato una emorragia occupazionale tra diretta e indotto stimabile in quattromila posti di lavoro circa, per non dire della catena di sfruttamento che ha causato tensioni sociali e una non equa remunerazione all’interno della filiera. “L’Italia, è un grande paese e non si fa certo condizionare da una bollicina di PIL che viene bancata dalla coca-cola”.
I colori della bandiera italiana –continua Molinaro – vanno rispettati e non possono essere utilizzati per coprire sia una vergognosa catena dello sfruttamento in Calabria che ha impoverito il territorio che l’inganno verso i cittadini-consumatori che devono continuare a bere con una mano sugli occhi e l’altra nella tasca una bibita che costa troppo ed è senza identità. “Riteniamo irrispettosa la pubblicità della “Coca-cola” che dichiara di avere un cuore italiano e – rilancia – questo è sicuramente un clamoroso e smascherato falso “made in Italy”. E’ sconcertante che gli italiani che hanno voluto la Legge n.4 del 3 febbraio 2011 che prevede l’obbligo dell’indicazione in etichetta dell’origine del succo utilizzato nelle aranciate e nei succhi di frutta, già in vigore per altri prodotti, debba subire la potenza delle lobby che vogliono aggirare la norma. Altro fronte la modifica della Legge 261/61 che giace in parlamento che si tenta di bloccare. Ha il cuore italiano – afferma Molinaro – chi rispetta le norme dello Stato, non chi cerca di disattenderle o aggirarle. Insomma informazioni credibili e obiettive permettono ai cittadini di controllare le decisioni politiche ed economiche e l’orgoglio degli italiani sicuramente non vuole acquistare un cuore falso, bensì sentirsi parlare al cuore con le uniche parole che servono: trasparenza, legalità, equità. “Abbiamo –conclude Molinaro –tutte le carte in regola per fare gettare la maschera alla coca-cola, per questo ci appelliamo al Parlamento, affinché trovi coraggio e cuore per approvare subito norme che permettano, queste si, un cambio di rotta all’economia ed alla convivenza sociale”.