Qualità della vita e terroir, storie di cibo e tematiche legate alle pratiche alimentari calabresi, produzioni tipiche e tradizione a tavola. C’è poco da fare: il cibo è cultura! Se ne parlerà nel corso dell’11°Euromed Meeting, ai nastri di partenza, giovedì 22, con l’Ecole D’Hiver in management dell’identità e dello sviluppo sostenibile. Gli studenti iscritti alla Scuola d’Inverno sono arrivati quasi tutti oggi, anche se fortemente ridotti nel numero inizialmente previsto (50 ammessi su 86 candidature per 15 nazionalità) a causa dei numerosi problemi, dei ritardi e dei dinieghi registrati nel rilascio del visto d’ingresso per l’Italia da parte dei consolati dei paesi di provenienza. Domani mattina, presso la Sala Rossa di Palazzo San Bernardino, nel centro storico, si darà il via alle lezioni di questa speciale edizione dell’evento promosso da Otto Torri sullo Jonio e dal Consiglio Italiano del Movimento Europeo, la Regione Calabria ed il Comune di Rossano, in partnership con Simet, il Museo Storico della Liquirizia Giorgio Amarelli, l’Automarine Srl di Corigliano e Slow Food Calabria. “La donna nel Corano e negli statuti di famiglia dei paesi del nord Africa” è il titolo della prima della serie di lezioni che sarà inaugurata dalla Prof.ssa Valentina Fedele dell’Università della Calabria. La lezione a cui parteciperanno anche gli studenti delle scuole superiori di Rossano, sarà anticipata dal saluto dell’assessore alla cultura del Comune di Rossano Stella Pizzuti.
Seguirà l’intervento del Prof. Pierviriglio Dastoli, presidente del CIME, già assistente parlamentare del padre fondatore italiano dell’Europa Unita Altiero Spinelli (1907-1986) e Direttore della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia (2003-2009). Si prosegue con il dibattito sul tema della Ecole “I diritti delle donne e la Primavera Araba”. “A tutti piace mangiare bene. A molti piace anche sapere cosa si sta mangiando, ovvero conoscere la provenienza dei prodotti che si scelgono, ricostruire la storia dei cibi che si consumano, controllarne la freschezza, e la genuinità; insomma per molti è importante che quello che si mangia sia pulito oltre che buono. A qualcuno, poi, piace anche che il proprio pranzo sia sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, ovvero che la soddisfazione del proprio gusto non produca uno sfruttamento eccessivo delle risorse naturali né un impoverimento dei piccoli produttori a tutto vantaggio delle grandi e fameliche multinazionali. Buono e pulito, dunque, ma anche giusto (…)”. Sono le prime righe de “Il pranzo sostenibile”, capitolo primo de “La rivoluzione è un pranzo di gala” di Nicola Fiorita e Mita Borgogno che sarà presentato domani, presso il Teatro nazionale Paolella, nel centro storico. Parteciperà e saluterà ospiti e studenti del Meeting Euromed anche il Vicesindaco ed assessore al Turismo Guglielmo Caputo. “Il pesce povero; Calabria, terra di formaggi; Puro come l’olio; Mangiare in Calabria; Morzello, stocco e frittole: il cibo come bandiera; Cibo è cultura; Terra Madre; Per finire: pane, vino e tartufo”. Questi, i titoli dei capitoli, per farsi un’idea del tema.