“Non fa certo un bell’effetto prendere atto del triste primato crotonese che relega la nostra città all’ultimo posto nelle classifiche che contano, quelle, per intenderci, che indicano il livello di disoccupazione in Italia. Ma la cosa certamente più triste è che al di là dell’effetto nel vedere la notizia sbattuta sui giornali, non potevamo certo far finta di non saperlo, anzi, la situazione era ormai chiara da fin troppo tempo – afferma Antonella Giungata del PD Crotone. Dispiace, e parecchio anche, a noi del Partito Democratico, non essere stati capaci nella campagna elettorale appena conclusa, di far capire agli elettori che c’è stato in Italia un solo grande partito che ha messo al centro del suo programma il lavoro, e quello è stato proprio il Partito Democratico. “Prima di tutto il lavoro”, questo ha sempre dichiarato Bersani, “dando in primis una risposta all’emergenza disoccupazione che l’Italia sta vivendo specie per quanto riguarda i giovani, le donne, il Mezzogiorno”. Lavoro e Mezzogiorno sono state infatti le grandi priorità del PD che ha dimostrato con la mozione per il Mezzogiorno, il cui primo firmatario è stato proprio PierLuigi Bersani, di conoscere bene le difficoltà del nostro Sud e contestualmente di volersi impegnare per il suo rilancio, affermando sempre e con determinazione “l’Italia cresce se il Mezzogiorno rinasce”. Il dato della disoccupazione al Sud più in generale e a Crotone in particolare era purtroppo un elemento già noto a chi guarda con attenzione ai territori: non è un caso infatti che la conferenza programmatica della CGIL si sia svolta a Crotone alla presenza della segretaria nazionale Susanna Camusso. Proprio a Crotone dove il disagio è maggiore e dove c’è maggiore bisogno di programmazione.
Il Governo Berlusconi, al contrario, non solo non hanno messo in campo politiche in favore del Mezzogiorno, ma ha sempre relegato ai margini il Sud, seguito in questo in maniera esemplare dalla Giunta regionale guidata da Scopelliti, mai prodiga col territorio della provincia di Crotone, che sotto il suo mandato ha subito tagli alla sanità che hanno fatto registrare drammatiche conseguenze all’ospedale di Crotone, e ancora, superficialità che hanno di fatto compromesso l’aeroporto di Crotone, tagli di milioni di euro ai progetti del Consorzio industriale di Crotone, e l’elenco potrebbe continuare… Quello che invece è necessario per il Sud sono maggiori investimenti pubblici, una rete stradale efficiente, favorire lo sviluppo d’impresa, nuove politiche ambientali incentrate sulla filiera delle fonti rinnovabili e dell’ efficienza energetica, sul recupero dei rifiuti, sulla realizzazione delle infrastrutture ferroviarie, portuali e idriche, sulla manutenzione e la messa in sicurezza del territorio, un welfare al femminile, e infine, ma non come ultimi elementi, il lavoro e l’occupazione, puntando sul merito, sulla qualità e sull’innovazione, ridisegnando il sistema fiscale e alleggerendo il prelievo sul lavoro e sull’impresa. Questa è stata la proposta del Partito Democratico per far ripartire il Mezzogiorno d’Italia, una proposta forse non compresa, o forse non spiegata ai cittadini nel dettaglio, così come meritava la mozione per il Mezzogiorno, una proposta che avrebbe certamente rafforzato il Sud, la Calabria e Crotone, ripartendo proprio dal lavoro e dalla crescita economica, elementi fondamentali per riqualificare il nostro tessuto civile e sociale. Il messaggio purtroppo non è passato … a noi le nostre riflessioni nella consapevolezza di aver fatto perdere al Mezzoggiorno una grande occasione di riscatto”.