Il 22 dicembre scorso, in pieno clima natalizio, presso la palestra Martial Arts Romeo, si sono svolti gli esami di Warpedo. La giuria, composta dal maestro Antonio Renzo (pugilato), dal maestro Giuseppe Romeo (fondatore della FIW) e dal maestro Raffaele Napoli (judo e ju-jitsu), ha osservato e giudicato con molta attenzione i 38 candidati all’esame. Il programma tecnico si è basato sulla conoscenza delle regole basilari del Warpedo, l’arte del saluto, tecniche di pugno, calci sul posto e ai colpitori, tecniche di proiezioni, combattimento e infine 1°,2°,3° forma. I ragazzi, soprattutto i più piccoli, hanno lasciato tutti a bocca aperta per il loro impegno, nello stile tanto inneggiato da Romeo dei veri e propri “Guerrieri della pace”.
Gabriel Aloisio, Antonio Astorino, Giuseppe Aiello, Rocco Aiello, Alfredo Amantea, Mario Amantea, Domenico Artese, Leonardo Capristo, Francesco Caniglia, Francesco Celsi, Marco Celsi, Rita Celsi, Carlo Ciccopiedi, Bianca Ciocoiu, Salvatore Coppola, Giuseppe De Marco, Azzurra Falzetta, Elisabetta Falzetta, Paolantonio Falzetta, Barbara Flotta, Francesco Gentile, Salvatore Gentile, Francesco Greco (V Elementare), Francesco Greco (III Elementare), Dennis Isac, Domenico Lamotta, Lara Lamotta, Alessandra Laudano, Sara Loiero, Rocco Minicò, Giulia Morrone, Bernardo Pacenza, Mario Pacenza, Battista Pignataro, Vanessa Pignataro, Cataldo Sestito, Luana Sestito, Alfredo Tarantino sono gli atleti che hanno superato l’esame e quindi la nucova cintura. Finito l’esame c’è stata la consegna dei diplomi, delle cinture e il tradizionale “lancio della cintura” e con sorpresa di tutti lo scoppio dei coriandoli; poi un gustoso buffet con bevande e dolci preparati dalle mamme, da sempre al seguito ed a disposizione dei propri figli. Sta quindi per giungere a compimento il percorso dei primi allievi del warpedo: 10 ragazzi che stanno raggiungendo il “traguardo” di un importantissimo viaggio, che li porta verso la massima espressione del Warpedo. Aiello, Coppola, Falzetta Elisabetta, Falzetta Paolantonio, Greco Francesco, Isac, Loiero Sara, Pignataro, Sestito Cataldo e Sestito Luana hanno fatto conquistato la cintura Blu/Bianca. E tra pochi mesi raggiungeranno finalmente la cintura Bianca/Nera, un’importantissima tappa del loro percorso in palestra. “Il warpedo, anche se è un’arte marziale nuova, – raccontano Bianca ed Elisa, due delle atlete più entusiaste al termine degli esami di dicembre – sta cominciando a diffondersi molto rapidamente. Tradotto letteralmente significa “LA VIA ETERNA DEL GERRIERO DELLA PACE” ed ha una sua filosofia molto diversa rispetto allo sport, perché non cerca soltanto di far migliorare le capacità fisiche di ogni atleta, ma anche quelle mentali cercando così di far superare agli allievi ostacoli quotidiani, le proprie paure e i propri limiti e come dice il maestro Giuseppe Romeo ”Conoscere le proprie paure per vincere le proprie paure”.
I gradi delle cinture di Warpedo, ci spiegano le due ragazzine, si basano sulla scalata di una montagna. Prima c’è il NERO, che rappresenta la strada: l’allievo è molto confuso, non ha le idee molto chiare sul suo futuro ed è insoddisfatto della propria vita. Poi c’è il VERDE, proprio come una montagna, la strada comincia a scomparire lasciando così spazio all’erba, al verde: l’allievo comincia a comprendere la via da prendere, comincia a cambiare ed ha le idee più chiare. Come su ogni montagna, salendo sempre più in alto, il verde comincia a diminuire e appare così la roccia, il GRIGIO, che è appunto il terzo grado del Warpedo: l’atleta apprende nuove tecniche diventando man mano sempre più forte. E arrivando in cima alla montagna, alzando lo sguardo verso l’alto, troviamo soltanto il cielo e quindi il BLU, il quarto grado: l’atleta diventa più responsabile e comincia a maturare. Infine c’è il grado BIANCO & NERO, l’inizio e la fine che si uniscono: Il BIANCO rappresenta la luce del sole, l’atleta è maturo, vede tutto con occhi diversi e trova il buono in ogni cosa. Il maestro Giuseppe Romeo dice: “Scalare una montagna richiede molta fatica e sudore, ma una volta raggiunta la cima tutto sembra cambiare… Le vedute sono ampie, la mente inizia a svuotare il superfluo, il corpo si alleggerisce e l’anima inizia a volare…”