Il Natale quest’anno a Le Castella si è colorato di tante attività di vario genere: intrattenimento, solidarietà, socialità e arte. Su questa ultima scia l’Associazione Culturale “Leonardo da Vinci” ha organizzato una particolare mostra all’interno del Castello Aragonese, un appuntamento che rientrava in un calendario di eventi creato dall’unione di tutte le associazioni presenti nel piccolo borgo. “Natale in Rosa” questo è il titolo della mostra patrocinata dal Comune di Isola Capo Rizzuto e organizzata all’interno del favoloso Castello Aragonese, nella neo sala “Phrourion”. “Ho dato volutamente il nome In Rosa per indirizzare la mostra alla sfera femminile e riprendere il tema del femminicidio e della lotta contro la violenza sulle donne già iniziato il 23 novembre con un primo interessante evento creato dall’Associazione socio-culturale “Apeyron” e patrocinato dall’amministrazione comunale e dall’ assessorato alle Pari Opportunità, per riflettere sulle varie discriminazioni di genere nei confronti della donna”- afferma il presidente dott.ssa Giglio Sandra – “in modo che quanto avviato sul nostro territorio dall’amministrazione non resti una meteora”. La mostra, tenutasi giorno 21 e 22 dicembre, ha inglobato anche un’estemporanea ispirata allo stessa tema.
Protagoniste, le opere di due artiste donne della nostra provincia: Gessica Nicastro e Caterina Barletta. “La mostra è stata per me molto interessante poiché ha toccato un tema estremamente profondo quale il femminicidio,ad iniziare dalla locandina e finendo all’estemporanea:la mia espressione artistica è stata astratta ma la mia opera è stata intitolata”i volti delle donne”proprio perchè nella sua lettura se ne possono “percepire”diversi” afferma Gessica Nicastro la cui tecnica sta nella fluidità del colore che non è legato a soggetti o disegni definiti.”Colori e voglia di dare nel sublime Castello Il bello femminile, semplicemente, un desiderio a volte violentato dall’ agire disumano. Un momento dove ho raccolto le energie Sulle tele che raccontano silenzi nascosti, ma che in questa occasione hanno ceduto all’ altro “- afferma Caterina Barletta-“ ho cosi dipinto sul momento con passione libera e con il rispetto tra le mura di un luogo che ha stimolato immaginazione e ha richiesto ai mie pennelli rispetto per il passato inimitabile nella sua bellezza