“Metamorfosi”, nella mitologia classica, in maniera letteraria, significa trasformazione soprannaturale di un essere o di un oggetto in un altro di diversa natura. Traslando metaforicamente il concetto e volendo dare allo stesso un significato concreto nel nostro vissuto cittadino, potrebbe essere la voglia di impegnarsi per contribuire e favorire un radicale cambiamento nella vita della città, per i giovani e con i giovani. Non è un’esaltazione, ma è quanto il gruppo di giovani che si richiama al comitato Metamorfosi, stanno cercando, con le loro idee, ma soprattutto con la propria capacità e volontà, di fare per favorire questa tanto auspicata “rinascita culturale e civile” della nostra Cirò Marina. Nella due giorni dedicata all’evento, in piazza Diaz, con il patrocino dell’Amministrazione Comunale e l’affiancamento del consiglio comunale dei giovani, Fabio Siena, Luigi Marinello, Marco Parrilla, Giuseppe Sasso e Francesco Esposito hanno organizzato il festival “Metamorfosi” 2014, portando all’attenzione degli intervenuti argomenti e temi attuali e importanti, come quello dell’Alimentazione e quello del giornalismo, dai quali si è partiti nelle due serate per sviluppare concetti, idee, analisi, critiche, proposte. Non sono mancati i momenti artistici che hanno visto diversi gruppi esibirsi e rendere più fluide e piacevole le due serate per i tanti convenuti a questo “salotto culturale”. Il quartetto di fiati composto dal maestro Tavernese, Nico Giorno, Franco Barone e Cristian Iuzzolini con i loro brani blues; i balli della Fuego Latino Dance e della splendida Chiara Liotti; i giovani del laboratorio teatrale di Virginia Marasco, e come piacevole introduzione alle due serate, l’ottimo Francesco Maienza, attore del teatro stabile dell’innovazione di Caserta, che ha recitato brani di Federico Salvatore, (“L’uccellino in chiesa” e “Azz”) suscitando l’ilarità dei presenti. L’esposizione fotografica della bravissima Valentina Pirillo, la mostra del prof. Giuseppe Iaria e l’angolo artistico dell’architetto Salvatore Costa, e ancora le auto d’epoca di Emanuele Campana e Roberto Perri e i bolidi del Moto Club Cirò Marina. Valletta delle due serate la bellissima Ilenia Siena.
Interessante durante la prima serata la presentazione del libro del prof. Gennaro Oriolo, assente per motivi di salute, che proprio in questi giorni è deceduto, lascaindo un patrimonio culturale importante. Di lui si è detto e parlato per bocca del prof. Barbalace che ne ha tracciato il profilo e letto alcuni brani del suo ultimo lavoro “La smemoria del tempo” che scava una galleria nella storia del tempo, brani letti anche dal gruppo LAaV di Cirò Marina composto da Rosa Arcuri, Amalia De Marco e Lucia Sacco che hanno dato fiato e voce al suo lavoro. Poi, l’apertura del salotto che ha visto salire sul palco la giornalista Giusy Regalino a fare da moderatrice con la sapeinza che le è propria, affiancata da Antonella Grippo e Andrea Guccione che ha presentato il suo libro “Consuma Meridionale”. Ne è nato un dibattito che da una parte ha visto la Grippo nel suo ruolo più conosciuto, cioè quello di conduttrice della trasmissione “Perfidia” lanciare diverse provocazioni e senza giri di parole affondare la sua critica sagace sul malcostume della politica, dei mass media, sulla commistione mafia e politica, ma infierendo anche sulla gente, incapace, a suo dire di ribellarsi a questo modus vivendi, anzi facendone parte passiva e spesso compiacente. Dall’altra parte un Guccione che ha con il suo libro invita i calabresi a consumare le produzioni regionali, favorendo così il consumo locale e di qualità, il che, favorirebbe un incremento del pil regionale a vantaggio dello sviluppo e dell’occupazione. Un dibattito che, invitato anche l’avv.to Calabretta Cataldo ad unirsi a loro, è servito per aprire uno squarcio sulla nostra terra con l’invito finale, come dicevamo di consumare i nostri prodotti facendo rete e squadra per dare maggiore valore ai nostri prodotti, il che in ultima analisi significa scelte politiche e programmatiche.
Non poteva essere conclusa la serata meglio se non con l’intervista finale de “I Carboidrati” che hanno restituito alla serata un giusto taglio musicale e informativo della loro performance, della loro voglia come giovani emergenti di affermarsi e di dare respiro alla loro terra e alle loro radici, rivendicando la loro appartenenza e il loro essere Calabresi, che comunque della musica ne fanno la loro voglia di vivere. La seconda serata è stata incentrata soprattutto sul dibattito sulla “Calabria e la comunicazione: le nostre storie”, laddove gli ospiti, Aldo Pecora, giornalista e presidente del “Movimento Ammazzateci Tutti”, un movimento composto da giovani che si sono mobilitati per il contrasto alla criminalità organizzata, promuovendo la cultura della legalità e della cittadinanza attiva tra le nuove generazioni”; Assunta Scorpiniti, giornalista e scrittrice di Cariati, autrice tra l’altro di numerosi libri “Sulle onde della luna. Donne di mare, storie di pesca” e altri. Assente per motivi familiari Domenico Policastrese, il dibattito è stato moderato dall’avv.to Cataldo Calabretta, abile vista la sua elevata capacità di affrontare il microfono e il pubblico. Un dibattito che ha denunciato parte della stampa nazionale che “si dilettano non sempre autonomamente” a descrivere la nostra terra solo sotto gli aspetti negativi e delittuosi ma poco parlano delle nostre bellezze, della nostra capacità di accoglienza, delle cose positive. Evidenziando così e mettendo in risalto la comunicazione negativa a discapito della corretta informazione nel pieno rispetto dei codici deontologici. “Necessita, hanno detto i due giornalisti, che la Calabria cambi rotta, perché se no si finisce di lottare contro i mulini a vento, riprendendo così la nostra vocazione alla sussidiarietà e ad una reale analisi della vita dei giovani che oggi, specie quelli degli anni 90, probabilmente, resteranno nella memoria, “come la generazione degli sfigati”. Un plauso quindi ai cinque giovani del comitato Metamorfosi, che con questa programmazione hanno dato un senso concreto al premio e al loro impegno di giovani vogliosi di cambiamento reale.