Si torna a protestare sulla Strada Statale 106. Questa volta, il consigliere comunale di Cirò Marina e presidente del movimento V.I.T.A. (Viabilità, infrastruttura, trasporti e ambiente) Nando Amoruso si è incatenato ad una grande croce portandola sulla “strada della morte” nei pressi della Q8 situata tra i comuni di Cirò Marina e Melissa. In realtà era prevista una passeggiata con cavalcata, ma le autorità non hanno rilasciato il permesso. “Sono 50 anni che il territorio batte per avere questa infrastruttura” – ha gridato Amoruso con la croce in spalla.
“I Megalotti 8 e 9 ‘Sibari-Aeroporto Sant’Anna’ devono essere inseriti nella programmazione e nei finanziamenti europei. Diciamo basta alle promesse non mantenute. Solo le infrastrutture, quindi l’ammodernamento, possono togliere questo territorio dall’isolamento e portare quello sviluppo, quel progresso e quel futuro che manca nel crotonese. Togliere questa pesante croce sulle spalle dei cittadini”. Insomma, il suo imperativo categorico è quello di mantenere viva l’attenzione del Governo centrale su una strada che è la vergogna dell’Europa. Scarsa, scarsissima la partecipazione politica all’evento, grandi assenti gli assessori e i consiglieri regionali. Sul posto il sindaco di Strongoli Michele Laurenzano, l’assessore di Cirò Marina, Francesco Ferrara, forze sindacali, gli Attivisti No Eni, il gruppo dei cavalieri di Resisti Strongoli, le forze dell’ordine e pochissimi cittadini.
UN GROSSO PLAUSO ALL’AMICO FERDINANDO PER LA SUA COERENZA NEL SOSTENERE LA CAUSA DELLA 106. PURTROPPO SE VIENE LASCIATO SOLO LE MANIFESTAZIONI RIMANGONO COME FOSSERO FINE A SE STESSE. OCCORRE CHE I SINDACI TUTTI SI DECIDANO PER AZIONI ECLATANTI, BLOCCARE TUTTE LE VIE DI COMUNICAZIONE AEROPORTO COMPRESO FINO A QUANDO NON VIENE PRESA QUALCHE DECISIONE. I PARLAMENTARI CALABRESI DOVE SONO??????