Si sta propagando, anche a Cirò Marina, il fenomeno dei furti dei cavi di rame della rete elettrica della pubblica illuminazione. Il fenomeno ha creato gravi danni economici al Comune ma, soprattutto, disagi alla collettività lasciando al buio alcune zone della città, come Madonna di Mare, creando difficoltà ai ragazzi che sono ospiti del Centro d’Accoglienza che si vedono costretti a camminare tra le strade buie; difficoltà anche ai nostri giovani che frequentano il Palazzetto dello Sport. Il sindaco Roberto Siciliani fa appello alla sensibilità della cittadinanza e invita a segnalare eventuali “movimenti sospetti o informazioni che sono necessarie a poter individuare i responsabili di tali furti, che creano grandi danni alla nostra collettività”.
“Qualora le informazioni rese fossero fondate ed assicurino certezza nel recupero del materiale rubato – continua Siciliani – questa Amministrazione è disposta a concedere un somma di 500 euro ai non residenti, mentre ai residenti verrà effettuata una compensazione con il pagamento dei tributi comunali. Sicuro che tale forma di incentivo possa portare i suoi frutti con una vigilanza costante e una collaborazione da parte di tutta la popolazione, mi auspico che il fenomeno si interrompa al più presto e Cirò Marina si opponga, con forza, al propagarsi del furto dei cavi di rame, fermo restando l’appello, superfluo, a tutte le Forze dell’Ordine ed alla polizia Ambientale che sono impegnati in più fronti per garantire la sicurezza sul territorio”.
Questa volta, contrariamente al mio solito, plaudo a questa iniziativa ma vorrei aggiungere, per i miei concittadini, che se un ladro ruba qualcosa di pubblico occorre tener presente che la cosa pubblica è anche cosa privata (volevo dire nostra) e che quindi chi ruba o danneggia la cosa di tutti è come se lo facesse in casa mia.
Ma a parte ciò vorrei aggiungere: ma non sarebbe più facile colpire chi poi ricetta la merce rubata?