Dopo anni di continue migrazioni sanitarie per ottenere prestazioni di livello alto, anche nell’Asp di Cosenza si registrano livelli di eccellenza. Un esempio documentato, oltre che in tante realtà ospedaliere e territorali, in particolare modo nel DEA spoke di Paola-Cetraro. Presso l’Unità Operativa Complessa di anestesia e rianimazione del presidio ospedaliero di Cetraro, diretta dal dott. Pasquale Gagliardi, vengono eseguiti interventi di impianti port con catetere venoso, dedicati a portatori di patologie oncologiche e non oncologiche, necessitanti di trattamenti medici avanzati, di terapia nutrizionale ecc.
I dati di attività e le risultanze della qualità del servizio offerto, dimostrano che nell’Asp di Cosenza sono state potenziate strutture, professionalità e tecnologie all’avanguardia che oltre a garantire le doverose prestazioni sanitarie ai cittadini, riducono drasticamente la migrazione sanitaria. In tale modo, oltre ad assicurare livelli di assistenza dovuti, con l’incremento della qualità prestazionale vengono ridotti i disagi dei pazienti e delle famiglie visto che potranno essere evitate le problematiche migrazioni presso strutture di altre regioni. A conferma, i dati di attività documentano che negli anni dal 2000 al 2009, la media era di soli 20-25 impianti port all’anno. Dagli anni 2010 ad oggi, la media di impianti ha visto un incremento di circa il 400% con una media oscillante da 60 a 81 impianti per anno.