Gli studenti universitari pendolari costretti a viaggiare “a caro prezzo” lungo la tratta Cirò Marina- Cosenza, a bordo degli autobus della società “Romano autolinee regionali”. Parla il presidente dell’associazione 360 Cirò Marina, Francesco Ferraro, a nome dei soci e di tutti gli altri suoi colleghi cirotani. Il biglietto di sola andata Cirò Marina-Cosenza – spiega lo studente di ingegneria ambientale – costa euro 7,80, un prezzo che Ferraro considera “lesivo del diritto allo studio, soprattutto perché l’aumento si inserisce nel difficile contesto economico che grava sulle nostre famiglie”. Stando ai suoi calcoli, “negli ultimi quattro anni la società Romano ha aumentato il biglietto dell’autobus in modo esponenziale, senza peraltro migliorare il servizio”. Ferraro si riferisce all’unica corsa prevista da Cirò Marina, con partenza da piazza Kennedy, fino all’autostazione di Cosenza, dove un bus-navetta attende l’arrivo degli studenti universitari per condurli al campus di Arcavacata di Rende. “C’è una sola corsa al giorno, mentre – aggiunge – da Crotone ce ne sono tre di corse al giorno, una alle ore 6, la seconda alle 14, la terza alle 17”. Ebbene, l’autobus effettua l’unica corsa per Cosenza alle 6 del mattino, nei giorni feriali, la domenica invece alle 17,15.
Quest’orario di partenza costringe gli studenti a delle levatacce e a lunghe attese “se non abbiamo lezione alla prima ora”. I ragazzi cirotani chiedono perlomeno una seconda corsa in un orario adeguato alle loro esigenze di studio. A tal proposito, Ferraro ricorda che anche l’ex presidente di 360, Raffaele Patera, “lottò per affermare i diritti degli studenti fuori sede, ma tutti i suoi appelli, le lettere scritte alla Regione, caddero nel vuoto, nel silenzio generale”. Ma i giovani pendolari del luogo hanno altre denunce da fare. Ferraro riprende a raccontare: “La società Romano non sempre informa correttamente l’utenza, neppure il suo sito internet è attendibile. In vista del ponte dell’Immacolata abbiamo letto sul sito che la società avrebbe garantito la corsa domenicale delle 17,15”. Non è arrivato, però, nessun bus. “Noi ragazzi siamo rincasati stizziti, quindi abbiamo ri-consultato il sito e letto che il servizio era sospeso fino a martedì 9”. Lunedì 8, alle 6, tentando la sorte, Ferraro si è recato in piazza Kennedy, dov’è giunto l’autobus per Cosenza. “C’ero solo io, gli altri che ne sapevano?”. Lungo tutta la tratta sono poi saliti a bordo altri cinque passeggeri. “Romano mette delle corse-bis per raggiungere il numero di km concordati con la Regione, e, in questi casi, i bus viaggiano vuoti. Perché non mette una corsa-bis per i passeggeri reali?”, si chiede lo studente.