Il progetto “Prima del Re difendiamo la Torre” è una iniziativa di Forza Italia Giovani di Cirò Marina, portata avanti con impegno, passione e convinzione dal neo coordinatore cittadino Raffaele Vizza e dal coordinatore provinciale Romano Liotti. L’idea nasce dal palese stato di abbandono in cui versa uno dei simboli più conosciuti di Cirò Marina: la Torre di Madonna di Mare. “La Torre – esordisce Liotti – oltre ad avere un altissimo ed indubbio valore culturale, storico, architettonico ed archeologico invidiatoci da tutta la Calabria, è detentrice di una ricchezza intrinseca molto più importante: essere, insieme al complesso dei Mercati Saraceni, il simbolo di tutta Cirò Marina. A ciò, si unisce anche e soprattutto un affetto personale che lega la cittadinanza al rudere del ‘500. Infatti, ogni concittadino -ragazzo e non- ha sicuramente uno o più ricordi legati alla Torre e a Madonna di Mare: famosa è la scena dei ragazzi che dal tetto della stessa salutavano San Cataldo durante la festa dedicata al Santo patrono del paese, cosa non più possibile a seguito dei recenti crolli che hanno distrutto anche la scala interna e parte della parete frontale”. “Come cittadini e come membri della componente giovanile del movimento politico che rappresentiamo, non potevamo rimanere inerti e indifferenti ai continui crolli che stanno gravemente danneggiando la Torre e che la trasformeranno in un cumulo di macerie se le Istituzioni competenti non decideranno di intervenire al più presto con un’azione decisa di ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione dell’intera zona. Da qui, infatti, il nome della nostra iniziativa “Prima del Re difendiamo la Torre” che, sbeffeggiando le regole del gioco degli scacchi (ove appunto il Re è il pezzo più importante) manda il messaggio secondo il quale, per Cirò Marina, il “pezzo” da tutelare è indubbiamente la Torre”.
“L’iniziativa si divide essenzialmente in due fasi – precisa Raffaele Vizza, coordinatore cittadino di Forza Italia Giovani di Cirò Marina – la prima consiste nella divulgazione di una serie di immagini e foto raffiguranti la Torre nel corso degli anni da divulgare sui social e sui media al fine di far prendere consapevolezza ai cittadini ed alle Istituzioni competenti dello stato preoccupante in cui versa la struttura e richiamare l’attenzione su di essa. Accanto a questa campagna di sensibilizzazione si associa un filone parallelo: la realizzazione ad opera di architetti competenti di un progetto di restauro, valorizzazione e riqualificazione della Torre e dell’intera area di Madonna di Mare”. “Abbiamo deciso di organizzare e promuovere un pool di architetti che possano aiutarci in questo ambizioso progetto -evidenzia Liotti-. A darci subito la loro diponibilità sono stati gli amici Alessandro Basta e Aldo Aloisio, due giovanissimi architetti di Cirò Marina che, nonostante non siano del nostro stesso colore politico, hanno capito l’importanza dello scopo prefissatoci mettendosi immediatamente a lavoro ed escogitando molte idee interessanti. A loro va la nostra gratitudine e riconoscenza perché presteranno le loro competenze gratuitamente. Pezzo forte del team il Maestro d’Arte Elio Malena – presenza per noi motivo di grande orgoglio- che abbiamo coinvolto e a cui affideremo la supervisione dell’intero progetto in quanto unico e vero conoscitore della materia in questione”. I giovani azzurri sperano che il progetto sia finito in tempi rapidi affinchè possa essere depositato nelle sedi opportune già entro la fine del 2015. Una volta completato il progetto sulla carta inizierà il grosso del lavoro e le difficoltà: compiere le pratiche burocratiche ed amministrative per la sua realizzazione in concreto. Il progetto dovrà essere presentato (anzi, donato perché integralmente gratuito) al Comune, alla Provincia e alla Regione. Dovremo portarlo al vaglio della Commissione della Sovrintendenza ai beni monumentali di Cosenza anche per far dichiarare la Torre patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Prima di tutto questo, però, essendo la Torre di proprietà privata, sarà necessario chiedere ed ottenere l’espropriazione poiché, non avendo il privato cittadino proprietario interesse e soldi, a impedirne il crollo devono necessariamente -ed obbligatoriamente- adoperarsi le Istituzioni. Dopo questi passaggi bisognerà trovare i fondi necessari per la concretizzazione delle idee formulate dagli architetti nel progetto. Noi rimaniamo disposti a dialogare ed a collaborare con chiunque voglia aiutarci in questa impresa ma, se necessario,siamo pronti a battere i pugni e ad alzare la voce affinchè chi di dovere ascolti e riconosca quanto ci spetta di diritto: la salvaguardia della nostra amatissima Torre”.
Gli altri (vedi Stonehenge p.es.) con quattro sassi creano un sito archeologico di interesse mondiali ed attirano torme di visitatori. Noi stiamo alla finestra aspettando sempre che qualcuno faccia qualcosa (vedi l’iniziativa di sopra): un plauso allora a chi agisce ed un grosso demerito a chi se ne impipa altamente.
Ad majora gente; e di vero cuore.
Ottima iniziativa, ci auguriamo che le richieste non rimangano disattese e che gli organi competenti agiscano al più presto per salvaguardare questo patrimonio storico-culturale.