Il comitato spontaneo #Salviamocapocolonna, che, da martedì, ininterrottamente, sta presidiando il sito archeologico di Capo Colonna, a Crotone, ha annunciato per sabato 17 gennaio, dalle ore 14:00, fino al tramonto, una manifestazione culturale, che si svolgerà nell’area del parcheggio del Parco Archeologico. Con questa manifestazione, il comitato, che si oppone alla colata di cemento che, da lunedì, copre importati resti archeologici, rinvenuti durante i lavori in corso, “vuole far emergere l’anima della cultura crotonese e calabrese tutta”. Intanto i cittadini del comitato sono riusciti ad ottenere un incontro dal Prefetto, fissato per lunedì 19 gennaio, in cui sarà presente anche la Dott.ssa Simonetta Bonomi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria.
“L’interesse sollevato sul sito archeologico di Capo Colonna è la prova che quando sono i cittadini a muoversi la politica non può restare indifferente”. Ha dichiarato il deputato M5S Paolo Parentela, primo firmatario dell’interrogazione parlamentare che ha acceso i riflettori sul progetto ‘Spa 2.4 Capo Colonna’. Parentela aggiunge: “Ad accendere l’interesse mediatico sulla vicenda non è stata la mia interrogazione parlamentare ma l’impegno dei cittadini, che hanno deciso di protestare pacificamente per difendere la storia di Crotone e della Calabria. Gli interventi del Ministro Lanzetta e del Governatore della Calabria Mario Oliverio, non sono altro che atti dovuti. Anche se tardivi”.
L’Amministrazione comunale di Casabona, tramite il primo cittadino Natale Carvello, sosterrà l’iniziativa intrapresa dal gruppo di Cittadini crotonesi per la difesa del patrimonio archeologico di Capo Colonna. “Invitiamo le istituzioni locali e i sindaci del territorio a sostenere l’iniziativa ed essere presenti sabato mattina a Capo Colonna. Chiediamo alla Sovraintendenza ai Beni Archeologici e Culturali – continua il primo cittadino – di sospendere i lavori, ricercando soluzioni compatibili con la tutela e la valorizzazione delle inestimabili risorse presenti nell’area che con il suo fascino rimane la risorsa più preziosa della nostra terra”.