“Abbiamo, a ragion veduta, denunciato più volte lo stato comatoso in cui versa la sanità nella nostra regione, ciononostante ci sono, ancora oggi, nell’ambito della nostra regione, strutture sanitarie che si caratterizzano per efficienza e, in casi specifici, per eccellenza” afferma Rosario Villirillo dell’associazione Marco Polo. “Per esperienza personale, constato quotidianamente che, nel presidio ospedaliero “Ciaccio-De Lellis” di Catanzaro, l’unità operativa di radioterapia oncologica, diretta con competenza e con passione dal Dr. Domenico Pingitore, assicura ai malati tutte le cure e le prestazioni necessarie grazie ad un’equipe composta da medici e personale paramedico nei quali ho riscontrato non solo la professionalità richiesta ma anche tanta accoglienza, disponibilità, dedizione, sensibilità e quel calore umano che mi ha veramente toccato il cuore e mi infonde fiducia nel trattamento terapeutico cui sono sottoposto giornalmente”.
“Il reparto – continua Villirillo – è dotato delle tecnologie più moderne e ciò fa sì che l’attesa sia tra i tre e quattro mesi in rapporto alle patologie oncologiche mentre per le urgenze e per i trattamenti non differibili non ci sono liste di attesa ed è previsto altresì un servizio di assistenza sociale durante lo stesso trattamento. Altro servizio che la suddetta unità operativa offre ai malati è il trasporto gratuito con la navetta dalla fermata dei pullman al reparto di radioterapia, servizio attivo tutti i giorni ed in tutte le ore e che va incontro alle esigenze dei malati per merito del responsabile Sig. Maurizio Caglioti. Giornalmente, circa 30 malati del Crotonese si recano al reparto di radioterapia oncologica nel presidio ospedaliero “Ciaccio-De Lellis” di Catanzaro per sottoporsi al relativo trattamento, sostenendo pertanto le spese di trasporto. In considerazione di ciò, a nome dell’Associazione che rappresento, rinnovo alle nostre istituzioni locali la richiesta di mettere a disposizione degli stessi malati un servizio di trasporto gratuito andata/ritorno. Troppo spesso, le stesse istituzioni, interpellate dallo scrivente, si sono dimostrate interessate a questa causa soltanto a parole, con le solite promesse e manifestazioni d’intenti, ma intanto i costi del trasporto continuano a gravare sui malati, quelli provenienti dal circondario devono affrontare anche le spese per giungere all’autostazione di Crotone, e le istituzioni latitano”.
ma i chirurghi sono tutti bravi e gentili?io nel 2012 sono incappata in uno ciùcciu e ttamarru che mi ha sbagliato l’operazione al seno.
avresti dovuto denunciarlo. Questi cosiddetti baroni sono quanto più di deprecabile esista oggi nel panorama della sanità italiana.
Prendono un sacco di soldi( spesso in nero) e si permettono anche il lusso di mostrarsi seccati e addirittura offensivi. Questa purtroppo è la dura realtà negli ospedali, ma anche nelle cliniche private. E quando, come nel tuo caso, sbagliano anche per imperizia, o perchè non ci hanno capito niente dovrebbero essere immediatamente espulsi dagli albi.
Non di navette avrebbe bisogno Crotone , come altri centri della Calabria, bensì di reparti attrezzati di macchinari e di gente che li governa. Come si può pretendere che un malato oncologico viaggi ogni giorno per circa un mese e mezzo su quella mulattiera che è diventata la 106 ? Provateci e poi ne riparliamo….