Sarà la Co.Ge.For. Srl con sede a Botricello ad eseguire i lavori di rifacimento e messa in sicurezza degli svincoli di Melissa, Cirò Marina, svincoli di Cappellieri e Oliveto e Crucoli, oltre alla sistemazione della strada parallela in entrata per Cirò Marina, che così renderà più agevole il flusso in entrata ed in uscita da Cirò Marina e per Cirò. L’investimento che complessivamente ammonta a circa 9 milioni di euro, riguarda alcune gare bandite dall’Anas e attengono tre lotti, due dei quali appunto interessano il tratto ionico fra Cutro e Mirto e che sono stati aggiudicati in parte anche all’Impresa di Costruzioni dell’Ing. Filippo Colombrita e C. Srl, con sede in S.Agata Li Battiati (CT). Lavori, per onor del vero che si possono senz’altro ascrivere, volendo cogliere l’azione propositiva, alla pressante e incessante opera di stimolo soprattutto di Ferdinando Amoruso, Nando per i più. Ma, Nando Amoruso, pur consapevole e soddisfatto in parte di questi primi tangibili risultati, che portano oltretutto occupazione ed economia al territorio, non abbassa la guardia, anzi alza la posta e punta a sollecitare a tutti i livelli Istituzionali le rispettive rappresentanze al fine di giungere alla due altre grandi questioni, l’allargamento dell’attuale 106, nel tratto Sibari Crotone e infine la realizzazione dell’autostrada che dovrebbe bypassare il litorale alle spalle dei Comuni. In un’ultima lettera indirizzata all’attuale governatore della Calabria, Mario Oliverio, infatti si legge: “Presidente Oliverio, potrei scrivere un libro sulle mie battaglie alle quali non intendo arrendermi, e Lei conosce bene il tratto Crotone-Sibari per la sua pericolosità ma soprattutto l’isolamento di questo territorio. Vorrei poterla incontrare per spiegarle a voce le questioni ancora sospese tra Anas, Ministero e Regione, con il fine di farle valutare la possibilità di programmare un successivo incontro con il Ministro Maurizio Lupi e la Direzione Generale dell’Anas alla presenza anche del sottoscritto, presso l’osservatorio sulla 106, a Roma”.
Ovviamente Amoruso, conta molto sulla sua lunga e faticosa battaglia combattuta a forza di “incatenamenti” sulla 106 (ben 13) e a Roma davanti Palazzo Chigi e altre lotte che l’hanno visto sempre in prima linea. Una battaglia che oramai lo vede impegnato da oltre dieci anni con il movimento “Vita”, costituito ad hoc e con il quale incessantemente con grossi sacrifici economici propri, ha portato avanti e vuole continuare a portare avanti. “Tutto è partito proprio dal suo incatenamento davanti Palazzo Chigi, allorquando ricevendo audizione presso il Ministero, fù costituito l’Osservatorio sulla 106, da lì e è partito tutto e, d’altronde, le carte lo dimostrano”. Amoruso, infatti, che abbiamo sentito, conferma la sua battaglia, ci mostra le decine e decine di lettere, la corrispondenza fra Anas, Ministero e Regione, gli impegni, i progetti di massima, il Megalotto autostradale per oltre 500 milioni già definito, le sue tante battaglie contro una “classe politica miope” che si dice pronto a sfidare in un pubblico incontro. E’ un Amoruso amareggiato, quello che ci snocciola numeri, date di incontri, promesse disattese per la risoluzione di un problema che dovrebbe essere l’anima dei problemi del nostro territorio, le infrastrutture stradali. Viabilità che qualche Sindaco tradisce con un certo disimpegno. Perché non si vuole l’autostrada alle spalle dei Comuni? Si teme di perdere economia portata dal movimento veicolare, o interessi di altra natura? Amoruso, pur se tanti scrivono e rivendicano impegni verso la risoluzione di tali problemi, si domanda: Chi sostiene realmente le mie azioni che in fondo sono nell’interesse di tutti? Chi sostiene le spese dei pullman che si recano a Roma per protestare? I Sindaci, quale concreto sostegno danno a questa iniziativa, quando proprio nella mia città, Cirò Marina, si snobba e si irride a questo sforzo e impegno sociale? E’ un Nando Amoruso orgogliosamente consapevole che questa sua battaglia “è frutto di un impegno oltre che umano, civile, sociale ed economico personale che purtroppo non ha trovato, se non con poche eccezioni, collaborazione e ascolto né dalla politica Provinciale, né da quella dei Comuni interessati”.
Al nord hanno appena inaugurato la Bre-Be-Mi, un autostrada deserta. Soldi buttati. Noi sogniamo un autostrada ionica, Reggio-Taranto. Tutto è in mano ai nostri politici, che non hanno mai fatto niente per il nostro paese.
Un grande esempio di impegno civile e umano che deve far riflettere. Se la politica non sostiene certe iniziative si rischia di rendere vano tutto il sacrificio del signor Amoruso, a cui va il nostro apprezzamento.
Carissimi governanti datevi da fare e smettetela di occuparvi di come distribuire le poltrone, la gente vuole risposte concrete.