Piazzale antistante al tribunale di Crotone affollato di cittadini, autorità civili e religiose di ogni ordine e grado. Presenti i Vescovi della Calabria. L’evento che ha richiamato tante persone a raccogliersi nel centro della Città non era di quelli che capitano spesso. La paziente attesa era dovuta all’arrivo della salma del Vescovo Giuseppe Agostino a capo della curia di Crotone per oltre un quarto di secolo. Era ciò che voleva Monsignore Agostino e così è stato. Una cerimonia semplice come semplice era l’uomo e il prete. Figlio di operai non ha mai trascurato il mondo del lavoro e non ha mai fatto mancare la sua vicinanza ai lavoratori tutti. Al fianco del mondo del lavoro in lotta quando si trattava di difendere le fabbriche da una possibile chiusura poi avvenuta.
In quell’occasione, 1994, Monsignore Agostino aveva anticipato cosa avrebbe significato la chiusura delle fabbriche per il tessuto occupazionale e sociale nel territorio crotonese. Al vescovo Agostino il merito di avere istituito, tra le tante cose fatte all’indirizzo dei cittadini, un’associazione anti usura che ha dato ottimi risultati. Nella semplicità della cerimonia poche parole ma significativi da parte del Sindaco Peppino Vallone nel momento dell’arrivo della salma, sul sacrato del Duomo. “Ben tornato a Crotone a chi ha vissuto i problemi della Città senza mai girare lo sguardo dall’altra parte. Quando nel 1964 faceva ingresso in Città le sue prime parole furono: non ho oro, non ho argento ma ciò che possiedo lo metto a vostra disposizione”.