Dopo il suo arrivo nella giornata di mercoledì scorso, proveniente dal Museo Archeologico di Reggio Calabria, l’acrolito della Testa di Apollo Aleo, giovedì mattina, si è mostrata in tutta la sua “bellezza storica”. Alla presenza del Sindaco, Roberto Siciliani e dell’Assessore alla Cultura, Sergio Ferrari, alle ore 11,00, come preannunciato, si sono aperte le porte del restaurato Museo Archeologico di Cirò Marina e posto al primo piano dello stesso, protetto da una teca, l’acrolito è stato potuto essere ammirato dagli intervenuti (immagini esclusive). La presentazione della Testa di Apollo Aleo è stata svolta, con una dettagliata e puntuale presentazione, dalla soprintendente ai beni archeologici, Dott.ssa Maria Grazia Aisa, la quale, ha illustrato ai numerosi intervenuti l’importante “unicità” del reperto, custodito nel Museo Archeologico di Reggio Calabria dove gli è stata dedicata un’area intera. Da mercoledì, dopo 91 anni dal ritrovamento a cura dell’archeologo Paolo Orsi, è arrivata nel Museo di Cirò Marina. Un puntiglioso e faticoso lavoro di preparazione tecnico-amministrativa, ha permesso al Sindaco Siciliani e all’Assessore Ferrari, di “regalare” alla città, al comprensorio e a quanti estimatori la visione di un pezzo importante della storia dell’antica Krimisa: la Testa di Apollo Aleo, appunto, che a ragione, senza tema di smentita, come ha affermato l’Aisa, è da attribuire all’area di Punta Alice, dove sorgeva il tempio di Apollo eretto dai Greci nel V secolo. Proseguendo nella sua se pur limitata presentazione, la Soprintendente Aisa, in una sorta di mini Lectio Magistralis, ha illustrato ai presenti la natura di questo reperto.
ESPOSIZIONE DEI REPERTI CON SORPRESA – “Rinvenuta nel 1929 durante la prima campagna di scavi nell’area archeologica di Punta Alice, come dicevamo, l’Acrolito di Apollo Aleo è identificato con una testa in marmo bianco della statua raffigurante il dio greco, qui protettore dei naviganti e dei mercanti di mare. L’Acrolito si compone della testa quasi intatta, alta 41 centimetri e con le orbite degli occhi vuote, dei piedi, e della mano sinistra frammentata. La statua in marmo greco bianco, doveva essere alta poco più di due metri, e rappresenta una delle poche rinvenute in tutta la Magna Grecia ad utilizzare la tecnica acrolitica. Una tecnica che permetteva di rendere gli dei ellenici più vicini alla realtà quanto a fisionomia, attributi e abbigliamento. Infatti le parti scoperte del corpo, come la testa, le mani, i piedi e le braccia, venivano prodotte in marmo o in pietra, e completate con materiali di legno, ma anche gesso, stoppa, creta, muratura dipinta dalle altre parti del corpo che quindi fungevano da semplici congiunture.
Spesso le statue così ottenute venivano ricoperte con abiti di stoffa, lamine metalliche o parrucche, per dare maggiore sembianze umane agli dei ellenici. In effetti l’acrolito di Apollo Aleo, sul cranio calvo, doveva portare una parrucca in bronzo laminato, forse coronata di alloro. Le cavità orbitali erano in lamina bronzea utilizzata per rendere le ciglia.” E qui riferiamo della novità assoluta offerta ai presenti e a quanti visiteranno il Museo nei prossimi giorni, l’esposizione si è arricchita anche di un sopracciglio di bronzo. Questo, come riferito, è stato ritrovato da una giovane del luogo, il quale lo ha consegnato all’esperto, Elio Malena, il quale si è reso conto subito dopo che non si trattava di un semplice ritrovamento, bensì di uno delle ciglia della testa di Apollo Aleo. Prontamente consegnata alla Soprintendente, per la prima volta, quindi si potrà ammirare anche questo piccolo frammento storico, appartenuto alla testa di Apollo Aleo che, ha concluso la dott.ssa Aisa, con ogni probabilità raffigurava il dio Apollo, coperto da una lunga veste, seduto in atto di suonare la cetra.
LAVORI AL TEMPIO DI APOLLO A PUNTA ALICE – Ora, come già annunciato da tempo, probabilmente nel mese di maggio, esperita la gara dei lavori, si darà seguito al progetto per la valorizzazione e sistemazione dell’area del Tempio di Apollo Aleo, in località Punta Alice. L’importo del progetto che è stato deliberato dall’ex assessore regionale, Caligiuri, sarà di 700.000 mila euro e servirà per rafforzare e valorizzare il patrimonio culturale della Calabria più complessivamente. Questo naturalmente rappresenterà un ulteriore impulso verso la riqualificazione del patrimonio culturale della città che sicuramente potrà e dovrà avere sostegno anche in riferimento all’azione di rilancio del comprensorio in ambito turistico culturale, per come da sempre sostenuto dallo stesso assessore Sergio Ferrari e dal Sindaco Siciliani che nonostante la forte crisi, puntano sul settore per dare migliore e maggiore forza alla visibilità del territorio e della città.
LA CULTURA VINCE SEMPRE – Lo stesso Sindaco, ha dichiarato, all’unisono con l’Assessore Ferrari che questo “rientrava negli obiettivi obiettivi prioritari di questa Amministrazione Comunale, in quanto la nostra politica culturale non si è mai limitata alle sole manifestazioni o agli spettacoli ma si volge, soprattutto, alla tutela ed alla valorizzazione dei beni archeologici. L’imminente apertura del museo, ha aggiunto Roberto Siciliani, dopo il suo riallestimento, è un momento molto atteso perché con esso si avrà la possibilità di tornare ad ammirare i numerosi reperti archeologici rinvenuti in zona e rappresenterà una grande opportunità di sviluppo economico. Un momento importante ottenuto grazie alla stretta collaborazione tra questo Ente e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria”.
MUSEO APERTO A PASQUA – Cirò Marina, pertanto, ha la grande opportunità di ospitare, anche se per un per un breve periodo, fino al 15 di questo mese, nelle sale espositive del nostro museo, l’importante acrolito di Apollo Aleo per un importante appuntamento con la cultura e la storia magno-greca. Il Museo, che oltre ad ospitare l’acrolito di Apollo Aleo, permetterà ai visitatori anche di ammirare gli altri reperti, riposizionati. Durante questi giorni, già da venerdì, il Museo sarà aperto dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, sabato e domenica di Pasqua compresi. Saranno le archeologhe, Giulia Pugliese e Carmela Varano che faranno da guide esperte.
SOFISTICATO SISTEMA DI SICUREZZA – La sorveglianza interna è stata affidata alla sempre fattiva collaborazione dell’Associazione Carabinieri. Inoltre, un sofisticato sistema di video sorveglianza, interna ed esterna, oltre la collaborazione delle forze dell’ordine, in questi giorni, garantiranno la sicurezza dell’importante ritrovamento. Infine, è stata fissta per venerdì prossimo (10 aprile), intorno alle ore 10, una Letio Magistralis che sarà tenuta dalla dott.ssa Aisa nel Teatro Alikia a favore probabilmente delle ultime classi degli Istituti superiori della città e del comprensorio, mentre a seguire, ci si porterà presso il Museo per un taglio del nastro alla presenza delle molte Istituzioni che saranno invitate a partecipare, Sindaci e Assessori di tutti i Comuni della Sibaritide e fino a Botricello e di tutti i dirigenti scolastici delle aree interessate. Si conta infatti di favorire la visita del numero maggiore di studenti, per una reale informazione e conoscenza di questo importante patrimonio culturale che la città, da oggi, potrà, orgogliosamente, presentare. Poi, il reperto tornerà a Reggio Calabria.
Come si fa ha valorizzare un territorio se da quel territorio si portano via legalmente e illegalmente tantissimi reperti archeologici importantissimi che testimoniamo la presenza di popoli antichissimi.
Noi cittadini di ciro’ marina vogliamo tutti i nostri reperti archeologici ritrovati nel nostro comune.
Grazie.