Il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo questa mattina ad un convegno svoltosi a San Mango d’Aquino, nel catanzarese, dopo aver augurato ai numerosi presenti un buon 25 aprile, ha colto lo spunto per introdurre il suo discorso parlando, appunto, di quella che dovrà essere la liberazione della Calabria. “Per essere veramente liberi – ha detto – dobbiamo accantonare vincoli e abitudini e mettere definitivamente da parte una cultura clientelare e senza respiro che è diventata la nostra prigionìa. Mai più dovrà accadere che per ottenere una risposta alle pratiche presentate passino degli anni. Nei cassetti non ci dovranno più essere carte e documenti imboscati, progetti rimasti inevasi o messi da parte”.
“I comuni e le associazioni dei comuni hanno un ruolo chiave in questo percorso. Essi dovranno essere i veri protagonisti della svolta. Il 13 o il 14 maggio terremo la nostra Prima Assemblea dei sindaci calabresi e quello sarà il luogo in cui ci confronteremo sulle questioni più urgenti che riguardano la nostra terra. A tal proposito qualche settimana fa, partecipando ad una riunione al ministero dell’Ambiente, ho appreso che la Commissione Europea ci ha inflitto una multa di 80 milioni di euro all’anno: 39 per i rifiuti e 41 per la depurazione. Abbiamo 400 siti non bonificati e le risorse destinate alla depurazione sono state utilizzate, tra virgolette, con gare discutibili”.