Tre serate all’insegna della cultura, della promozione del territorio e delle sue eccellenze, senza tralasciare la valorizzazione e il riconoscimento delle personalità del mondo dell’arte e dell’artigianato, dello sport, della cultura e del sociale, del campo educativo del nostro territorio ma non solo. Questo in estrema sintesi il ricco cartellone di eventi che l’Associazione Politico-Culturale, Radici, ha messo in “scena” nelle serate del 30/31 luglio e 1 agosto in piazza Diaz a Cirò Marina. Francesca Gallello, presidente internazionale di Radici accompagnata da Lucia Decristoforo, giornalista e redattrice di Albatros, durante le tre serate hanno intervistato, presentato, condotto, illustrato al numeroso pubblico intervenuto le motivazioni delle scelte dei premiati ai quali è stata conferita la menzione e il riconoscimento. Nel ricordare le motivazioni che hanno determinato la nascita dell’Associazione che oggi ha sedi in molte città Italiane e all’estero, la Gallello ha rispiegato l’idea per la quale è nato il sodalizio e cioè un’associazione “che vuole prendere in mano il cuore di quella parte dell’Italia che ha più dato e che più ha perduto, ascoltandone i battiti e sostenendo i suoi pensieri e sogni”.
“Sogni, ha continuato Francesca Gallello che per essere raggiunti necessitano di un ritorno alle proprie radici, ricostruendone la memoria storica, lavo ro necessario per poter costruire il futuro”. Un chiaro messaggio, quello lanciato durante le tre serate dalla Gallello, ampliato durante le sue “chiacchierate” con gli ospiti, che mira innanzitutto alla ricostruzione storico-politica del sud che parta dal risorgimento, affinché le “vere verità storiche” arrivino sui banchi di scuola e presentate nei testi scolastici, “perché se è vero che il cittadino ha diritto allo studio è anche vero che ha diritto di conoscere verità che appartengono non solo ai vincitori ma anche ai vinti, e lo Stato ha il dovere di informare correttamente (da queste considerazioni il ripetuto attacco a Garibaldi, visto come l’autore della sconfitta e del degrado del sud). Poi l’accenno alla lotta per la chiusura del museo Lombroso di Torino dove ancora oggi campeggiano le teste imbalsamate di molti calabresi decapitati, “una vera grande vergogna”.
Ma, ragioni e motivazioni delle già analisi su citate, le tre serate sono state un continuo porre all’attenzione dei presenti personalità, personaggi, scrittori, istituzioni, con i quali, come dicevamo, toccare i temi dell’educazione civile, dell’amore per la propria terra, dell’attenzione verso i giovani, di coloro che negli anni si sono spesi nei loro campi per promuovere la nostra cultura, la nostra storia, la nostra arte. L’impegno e l’amore per la mia terra” questo il tema conduttore dei riconoscimenti conferiti. A ciascuno una motivazione attinente la propria professionalità e la storia rappresentata, come quella conferita a Lucia Sacco “per il suo grande contributo culturale e sociale che regala al nostro territorio gradini sempre più alti, coniugando mente e cuore, offendo un orizzonte di luce attraverso la divulgazione di pensieri sani e costruttivi per un futuro migliore” e sulla stessa scia tutti gli altri riconoscimenti. In sintesi una terza edizione del premio Radici che ancora una volta, ma con maggiore incisività, ha messo al centro dell’attenzione la questione meridionale con tutte le sue problematiche, ma con la netta convinzione che la strada del cambiamento và affrontata ridando spazio ai nostri giovani, favorendo il loro ritorno nella nostra terra, liberando i bisogni reali della gente dalla “cattiva politica” e ancor peggio dalla cattiva amministrazione del patrimonio di cui la regione è ricca.
Una manifestazione che, su specifica richiesta della presidente Francesca Gallello è servita anche per fare conferire alla città di Cirò Marina, da parte della camera regionale arte e moda curata e guidata da Giuseppe Bruzzese, il titolo di città d’arte e moda, una fra le poche città Calabresi. Una Casa della moda che durante la terza sfilata ha posto all’attenzione dei presenti abiti d’epoca indossate da giovani bellezze locali. Come pure intenso è stato il momento in cui è intervenuto per conto dell’amministrazione comunale di , città divenuta simbolo degli accadimenti durante la seconda guerra mondiale, che è stata accolta in forma ufficiale sul palco dall’Assessore Leonardo Gentile che ha fatto le veci del Sindaco in maniera impeccabile, con la promessa di un incontro istituzionale presso la casa Comunale con lo stesso sindaco, assente stranamente per altro durante tutte e tre le serate.
Le tre serate sono state allietate dalle musiche del maestro Giuseppe Levato, dal tenore Federico veltri, accompagnato al piano da Rosangela Flotta. Un commosso ricordo dedicato anche al leader dei “I Mattanza” Mimmo Martino. Tre serate quindi che Francesca Gallello affiancata dal Giusy Nisticò, past president Fidapa, dalla scrittrice e redattrice Lucia Decristoforo e da altri stretti collaboratori, ha rimesso al centro dell’attenzione, come dicevamo, il meridione e la sua voglia di riscatto. Quel meridione fatto di uomini e donne che giornalmente si impegnano e ancora credono che “volare più in alto si può”. Un volare alto che deve finalmente abbandonare lo stereotipo appellativo che ci viene cucito addosso di “terroni”, ma che deve essere il frutto anche di un impegno civile comune laddove il meridione deve smettere di “piangersi addosso” ma la politica e la pubblica amministrazione deve dichiarare il suo fallimento e restituire alla Calabria e al sud tutto, la sua dignità, fatto anche di investimenti, infrastrutture, scuole, formazione, educazione alla legalità.
I Riconoscimenti
La prima serata
Silvestro Neri, (poeta e scrittore); Giuseppe Roma (scrittore –docente universitario); Teresa Pugliese (scrittrice); Maria Spartà (educatrice-scrittrice-poetessa); Raffaello (maestro pasticciere); Lucia Sacco (Educatrice-imprenditrice);
Seconda serata
Giuseppina Tripodi, (scrittrice, responsabile fondazione Maria Levi Montalcini); Giulio Cesare Papandrea (scrittore-docente universitario); Laura berti (scrittrice e Medico); Fabio Romolo Ingrosso e Alessandro Cicco, ideatori del progetto Nettuno, giro d’Italia a Vela); In ricordo di Mimmo Martino, leader de “I Mattanza”; Antonio Gallello, presidente Lega navale sezione Cirò Marina );
Terza serata
Dante Maffia (saggista, scrittore,poeta, candidato per uil premiuo nobel per la letteratura Italiana, finalista del premio Strega 2015); G.B.Spadafora (Maestro orafo); Gigi Fiore (giornalista de Il Tempo, scrittore, saggista); Luva Gianfrancesco (regista del fil documentario “Terra Bruciata”); Mino Sferra, migliore attore di Terra Bruciata, (Direttore artistico scuola di Teatro Menandro di Roma); Giuseppe Angelone (ricercatore storico); Fernando Nicotra, autore del libro “Crisso”(scrittore e presidente Universum Academy Switzerland Reg. Calabria); Francesco tarantino (filosofo, poeta e scrittore); Ersilio Trapanese (medico ricercatore; Malena Francesco (produttore vinicolo Cirò).