E’ incredibile il degrado presente all’esterno della struttura dell’asl di Cirò Marina, negli “spazi verdi” è presente ogni sorta di rifiuto, persino residui di elettrodomestici. L’incuria si fa spazio dappertutto, erbacce e alberi secchi pervadono l’ambiente, un vero scenario da terzo mondo. E dentro sembra che le cose non vadano benissimo, ci sono persino pedane di imballaggi posizionati dietro banconi fatiscenti, per non parlare dell’arredo obsoleto e della pavimentazione che si presenta, in diversi punti, deformata tanto da rappresentare anche un ostacolo per le persone che hanno difficoltà motorie. A denunciarlo è l’associazione Città Pulita dopo un sopralluogo all’interno dell’area.
“Un vero scenario da guerra dove l’abbandono, la negligenza e l’incuria sono la costante. Ma chi controlla non vede in che stato siamo? e non ci venga a dire che non ci sono fondi perché la sporcizia che sta all’esterno della struttura si può rimuovere” affermano i componenti della stessa associazione ambientalista. “Il direttore sanitario se è responsabile anche dell’aspetto esterno della struttura dovrebbe fare più attenzione a questi aspetti, un Paese che vive di turistico non puo’ presentare scenari del genere e i cittadini residenti non meritano questo degrado. Chiediamo ai responsabili di questi scempi di intervenire per ridare il giusto decoro a questi luoghi”.
caro salvatore al di là di chi lascia immondizia in giro ti invito a fare un giro nella zona dietro la fenice dove tu dici che e’ stata pulita e poi mi dirai se questo è il modo di ripulire …….e se è normale che i proprietari dei terreni in questione li lascino in queste condizioni tipo terzo mondo… c’è il modo di perseguire tutto ciò ma haimè manca la volontà dei preposti….o meglio hanno altro che pensare …..
Lo stesso scempio si vede a Punta Alice, nei pressi del campo. Una discarica vera e propria. Uno svhifo
lo stesso giorno che hanno ripulito la zona dietro il bar “la Fenice” il solito individuo con motorino che porta l’immondizia del cugino (medico) ha iniziato ha lanciare i sacchetti pieni di spazzatura. La mia domanda è questa: questo signore non capisce perché è disabile, ma il “Dottore” suo cugino che gli consegna il sacchetto da gettare si rende conto del gesto che compie o no??? secondo me sa benissimo quello che fa, ma è del nostro paese che non gli interessa nulla. Restando in tema, bisogna ripulire il terreno che fronteggia lo stabilimento balneare Xenos (donato alla chiesa) invaso dai rifiuti lasciati dai turisti in vacanza nei due fabbricati nuovi sul lato sud.
Prima ancora dell’associazione Citta’ Pulita in un modo o nell’altro molti altri e alti rappresentanti politici e istituzionali locali avranno notato “lo scempio”,è intervenuto qualcuno?la risposta è no.Quello che colpisce maggiormente è come l’evidenza di questo stato di cose,venendo ignorato da molti,alla fine diventa semplice assuefazione.
Se voi vedreste anche gli uffici amministrativi del 1 piano inche condizioni stanno. Le pareti sembrano un telo di mimetica militare…. Umidità dovunque… Acqua che scende giù dal solaio… Evidentemente logorato dalla pioggia per via di un tetto che manca… Debbo dire
Che oltre al fattore estetico si dovrebbe pensare di più alla sicurezza ed alla salute delle persone che frequentano la struttura, soprattutto di chi deve stare in questo degrado ogni giorno e deve continuamente ricorrere a visite Orl per i troppi problemi respiratori dovuti alla muffa che si è totalmente impadronita delle pareti. E se il solaio tamponato dovesse crollare…. Ciò è probabile visto che la causa, il tetto che non esiste, non è stata rimossa…..
A dire il vero sono innumerevoli le zone dove permangono cumuli di rifiuti, anche su strade dove il servizio di raccolta passa con i propri mezzi. Sarebbe il caso che intervenisse anche l’ ente comunale per evitare di assistere a scene veramente disarmanti.
Non capisco come si possa mostrare questi scempi e poi fare sventolare la bandiera blu.
Tutto si puoi migliorare .ma dire che il mio amato paese sia sporco non è vero .il nostro è un paese che vive principalmente di pesca e agricoltura e poi anche di turismo per un mese all’anno .dire ché sporco sicuramente non aiuta quest’ultima attività .prima di scrivere riflettete attentamente prima .
Rispondo a te caro Walter che hai a cuore l’immagine della nostra città, facendoti presente che non parlarne sicuramente non aiuta. A parte che dovresti essere più obiettivo e farti un giro per il paese per vederne di tutti i colori. Credi che il turista se ne stia fermo sul lungomare o sulla via Togliatti e non giri per le strade ? O pensi che una volta andato via non faccia pubblicità negativa?
E’ chiaro che tutto questo si riflette negativamente sull’immagine di un posto, che, oltre tutto, è celebrato come bandiera blu. L’associazione Città Pulita , cui va il plauso per ciò che fa, denuncia costantemente questo scempio, ma a quanto pare senza risultato.
Io credo che debba esserci più controllo , come giustamente segnalato da Mario, ma anche la ditta della raccolta dovrebbe essere più attenta a prelevare cumuli di immondizia gettati fuori dalle zone deputate al giro quotidiano.Credo che a questo proposito una campagna di sensibilizzazione aiuterebbe non poco.
Se vogliamo il turismo, quello vero, non possiamo sottacere ciò che la solita minoranza di porci attua ogni anno e sollecitare chi di dovere ad intervenire.
Ma deve essere un’azione corale tra diversi attori, altrimenti resteremo sempre indietro di cent’anni.
Questa situazione persiste da molti anni, la struttura che dovrebbe essere d’esempio per igiene e pulizia, rappresenta più di tutte il dramma di Cirò Marina: campo sportivo, traversa via Togliatti (dietro bar Fenice), ecc.
Quest’ultima discarica, è assurda, sotto gli occhi di tutti si vedono lanciare sacchetti pieni d’immondizia da macchine e motorini di cui uno si conosce l’identità ma essendo incapace di intendere e di volere lo lasciano fare, si sa anche di chi sia la spazzatura (un suo parente medico)e tutto tace.
Bisogna prendere provvedimenti, telecamere, vigili, e soprattutto sanzionare chi infrange la legge.