La rotonda della statale 106, al bivio di Strongoli, per qualche ora è stata teatro della provocatoria, ma quanto mai realista, protesta del presidente dell’Associazione Vita, Ferdinando Amoruso, per tutti Nando, che oramai da anni, circa quindici, denuncia le pessime condizioni della famigerata strada della morte, la nostra 106. Più famoso per i suoi incatenamenti, per le croci piantate lungo la strada, questa volta, Nando Amoruso si è fatto coprire di letame e sotto questa coltre maleodorante è rimasto per alcuni minuti. “Per denunciare lo stato della 106 , ha detto Nando Amoruso, che oramai sta diventando maleodorante per la puzza dei cadaveri e per il suo stato complessivo di abbandono”. Una battaglia che il presidente di Vita sta conducendo ma che ancora oggi, ha continuato a gridare Nando, vede la politica assente e leautorità regionali e nazionali latitanti. Sensazione confermata, come è stato osservato da molti presenti che lo hanno riferito, dal fatto che si sono trovati presso la zona della protesta il deputato Nicodemo Oliverio e l’ex parlamentare Franco Laratta, ma hanno preferito non fermarsi ed ascoltare le ragioni ( a loro sicuramente note se non addirittura avversate) e recarsi ad altra iniziativa. D’altronde è noto ai più che lo stesso deputato Oliverio aveva presentato un’interrogazione con la quale in sostanza si sosteneva il “rischio di dissesto ambientale per l’Alto Jonio cosentino a causa del predetto intervento infrastrutturale”, mozione fortunatamente respinta. Da qui la forte contestazione verso di loro di Nando Amoruso. Ma a mancare l’appuntamento, come si è potuto notare anche una forte disaffezione dell’opinione pubblica, praticamente assente, probabilmente sfiduciata e cosciente che questa partita è in mano alla politica e considerata la scarsa credibilità dei nostri politici e più in generale della politica complessivamente, se ne comprende l’assenza. Una battaglia quella di Nando che nella giornata di sabato ha trovato il sostegno di pochi Sindaci, consiglieri e rappresentanti comunali e sindacali, fra i quali quello di Strongoli, Umbriatico, Verzino, Crotone, Carfizzi, Cirò Marina. Si spera che il “cattivo odore” di letame, non sommerga la fascia ionica da Sibari a Crotone. Nando Amoruso, ha concluso dopo essersi scagliato davanti le emittenti presenti, anche contro quei sindaci che per paura di perdere un po’ di “povera economia” di fatto ostacolano o quantomeno non favoriscono la realizzazione dell’autostrada o superstrada Sibari-Crotone, per meri interessi politici e poca lungimiranza amministrativa. Ma, Amoruso, non si dice sfiduciato dichiara che questa è solo la prima di tutta una serie di iniziative che si concluderanno soltanto quando vi saranno risposte certe e definitive, in positivo speriamo.