La sopraggiunta stagione estiva e le precarie condizioni del territorio impongono una accurata analisi della situazione per scongiurare un ulteriore degrado ambientale-igienico-sanitario. La zona industriale, sommersa da erbacce e rifiuti di ogni genere, appare, piuttosto, una discarica a cielo aperto. E, sebbene alcuni imprenditori che svolgono la propria attività produttiva nella zona PIP si adoperano alla rimozione dei rifiuti, si registra una persistente situazione di disagio, per la ricomparsa, quasi immediata, di accumuli di immondizie maleodoranti, ricettacoli di roditori e di insetti infestanti. L’imprenditore Giuseppe Farao, titolare di Industrial Laundry, esorta la collettività al senso civico ribadendo che “abbiamo atteso pazientemente che qualcosa potesse cambiare, che si fosse maturi e pronti per la cultura e la difesa del bene comune, tuttavia si assiste inermi a spettacoli di inciviltà e degrado”. Un lavoro estenuante quello degli operai della ditta Derico nella giornata di martedi 14 giugno, infatti, sono intervenuti per smaltire quintali di rifiuti più gli ingombranti, ad opera del signor Farao coadiuvato dal signor Lello Sammarco.
“E’ una goccia nel lago, laddove è impossibile riconoscere le zone di accesso ai lotti e dove, addirittura, sono stati sottratti i pozzetti delle fogne, a sottolineare lo stato degradante” afferma Vincenzo Meringolo, presidente Fenimprese Ciro’ Marina. “Nonostante l’impegno delle Istituzioni, nonostante la ditta Derico, incaricata alla raccolta dei rifiuti, si adoperi al ritiro porta a porta, nonostante moltissimi cittadini collaborino per una cittadina decorosa, continua l’opera distruttiva di pochi incivili. E’ a questi cittadini che occorre rivolgersi, attraverso una campagna di sensibilizzazione sui danni che provoca la discarica di rifiuti in ogni dove. Dal fiume Lipuda, le cui acque defluiscono in mare, discarica di carcasse di animali, eternit, lamiere. Dai rifiuti nelle vicinanze di vigneti piuttosto che accumulo di immondizie alle porte del paese”. “Ciascun cittadino che intende tutelare il proprio territorio – continua Meringolo – è tenuto a denunciare agli Organi di Vigilanza, eventuali trasgressori. Come previsto dal Codice Ambientale, l’abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti non pericolosi è sanzionato con una pena pecuniaria da 300 euro a 3.000 euro. Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la sanzione amministrativa è aumentata fino al doppio”. Ricordiamo che la ditta incaricata allo smaltimento può essere tranquillamente contattata al numero telefonico 342.3684412 da ciascun cittadino che avesse delle specifiche necessità.
A questo punto vorremmo tutti capire quale e’ stata l’utilità di quest’area Pip voluta pervicacemente dalla evidente sagacia di illuminati amministratori a discapito di quello che era un patrimonio dell’umanità: un uliveto secolare. Ora tenetevi la discarica ed i rifiuti perché contro inciviltà di alcuni non si ci vince nemmeno se ti impicchi