Il 23 giugno, insieme ad Enel, Eni e Terna, Matteo Renzi ha indetto una apposita conferenza stampa a palazzo Chigi per parlare del programma a favore delle fonti rinnovabili. Il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti e quello dello Sviluppo economico Carlo Calenda hanno infatti firmato un decreto da 9 miliardi di euro da spalmare nel prossimo ventennio, per incentivare fonti come l’eolico, la geotermia, il termodinamico e le biomasse. Il piano dell’Eni che prevede di utilizzare i primi 4 mila ettari a disposizione per lo sviluppo delle rinnovabili partirà nel 2017 e durerà circa due anni e mezzo.
La prima fase del piano sulle rinnovabili, che quindi prevede l’installazione di impianti fotovoltaici nei terreni bonificati ma non utilizzabili per altri scopi, riguarderà 70 mwp su circa 150 ettari e partirà in cinque siti industriali italiani. Per la seconda fase, che prevede ulteriori 150 mwp di capacità installata su circa 300 ettari, è in corso un’analisi per l’impiego di altre tecnologie oltre a quella fotovoltaica: il solare a concentrazione e l’eolico. I siti che saranno interessati da questa nuova fase sono situati in Liguria, Sardegna, Basilicata, Puglia, Sicilia e Calabria: nel mirino i territori di Belvedere Spinello e Crotone.