“La tragedia che ha colpito il centro Italia ci fa rendere conto – ancora una volta – come non si possa assolutamente sottovalutare il rischio sismico, al quale è particolarmente esposto anche il territorio della nostra regione”. Sono le parole del presidente Ordine geologi della Calabria, Francesco Fragale, che continua: “La prevenzione è il primo passo per convivere con il terremoto e limitarne i danni”. “Naturalmente bisogna costruire nel rispetto della normativa antisismica, ma anche – e soprattutto – adeguare e migliorare sismicamente il patrimonio edilizio già esistente, che caratterizza gran parte dei centri storici, ove sono generalmente concentrate le strutture più vecchie e antiche, progettate senza criteri antisismici, prive di studi geologici. Necessita il censimento e lo studio puntuale di questi edifici, per valutarne il grado di vulnerabilità”.
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FASCICOLO DEL FABBRICATO – “E’ bene ricordare che gran parte degli edifici esistenti sono stati realizzati antecedentemente all’introduzione della legge antisismica del 1974 (L. 64/74), quindi progettati senza alcun criterio antisismico, tra cui migliaia di edifici scolastici e tante altre strutture pubbliche, come ad esempio gli ospedali”. Al riguardo da diverso tempo l’Ordine dei Geologi suggerisce l’istituzione del “fascicolo del fabbricato”: una specie di “libretto sanitario” dell’edificio, finalizzato a valutarne, attraverso uno studio multidisciplinare, le reali condizioni sismiche, statiche, strutturali e geologiche del sito ove esso sorge. Ciò al fine di avere piena e concreta conoscenza della vulnerabilità sismica dell’edificato regionale.
PIANI DI EMERGENZA COMUNALI – “E’ fondamentale che vengano adeguati ed aggiornati i Piani di Emergenza Comunali – strumenti indispensabili per la prevenzione dei rischi su scala comunale – e che questi vengano realmente utilizzati dai Comuni e divulgati tra la popolazione. I Piani di Emergenza raccolgono l’insieme delle procedure operative d’intervento per fronteggiare le calamità attese in un determinato territorio. Attualmente, nonostante l’obbligo, soltanto circa il 50% dei Comuni calabresi si è dotato di tale Piano e la Calabria rappresenta il fanalino di coda rispetto ad altre regioni”.
PROTEZIONE CIVILE – “E’ fondamentale – continua Fragale – istruire la popolazione nelle attività di protezione civile. Il territorio regionale è particolarmente esposto al rischio sismico, per cui bisogna essere sempre pronti a fronteggiare l’eventualità che un “forte” terremoto si possa verificare da un momento all’altro. L’Ordine dei Geologi da diverso tempo organizza tra i cittadini – con grande spirito di servizio – attività divulgative sui rischi territoriali, per erudirli sui rischi ai quali è esposto il territorio in cui risiedono. L’educazione della popolazione rispetto ai rischi del territorio rappresenta il primo passo verso la strategia della prevenzione”