“Intanto bisognerebbe vedere con quali soldi si fa il ‘Ponte sullo Stretto‘ nel caso in cui si ritenesse un’opera utile ed indispensabile, ma a me pare che un mese fa il presidente del Consiglio ha detto che la priorità fosse prima costruire le strade e le ferrovie in Calabria e Sicilia e poi si sarebbe parlato del Ponte”. Nicola Gratteri, procuratore capo della Repubblica a Catanzaro, intercettato in Senato a margine di un convegno sulle droghe, boccia l’idea del Ponte sullo Stretto rilanciata dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Rischio infiltrazioni della malavita in una così grande opera da realizzare? “Le mafie sono sempre presenti dove c’è da gestire denaro e potere, ma sul Ponte – sottolinea Gratteri – la prima pietra è stata già messa due o tre volte, non mi pare la priorità”. Centomila posti di lavoro una stima realistica quella del presidente Renzi? “Mi dovete dire dove sono i soldi per poter solo ristrutturare le ferrovie e le strade – conclude il magistrato -, poi parliamo del Ponte”.
L’analisi del procuratore capo della Repubblica di Catanzaro dott. Gratterei è corretta e veritiera.In assoluto le priorità indispensabili al momento sono: rete stradale; ferroviaria nelle aree di Calabria e Sicilia. Inoltre, i fondi per la realizzazione delle predette opere da dove spuntano? Questo Governo della Repubblica delle banane attualmente è impegnato con la ricostruzione delle zone terremotate. Il Governo non ha i fondi necessari, ripiegando sulla sensibilità del popolo italiano attraverso donazioni.E’ facile fare demagogia in tempo di elezioni, ma la realtà meridionale precaria è palese e verificabile. Il capo del Governo sente la necessità ” virtuale “di costruire un ponte, che al momento non serve a nessuno e senza avere i dovuti stanziamenti. Il Governo e tutta la compagine politica dovrebbe essere più seria, anziché fare dichiarazioni propagandistiche.
Enzo Marino 1/10/2016