L’istituzione del Consorzio Congesi, dopo il fallimento della Soakro, doveva garantire i livelli occupazionali e la buona gestione del servizio idrico nel suo assieme. Incontri avvenuti nei mesi precedenti tra il sindacato (Cgil e Cisl) ed i vertici aziendali hanno spianato la strada affinché si concretizzasse un accordo su come gestire da parte della Congesi i 107 dipendenti, ereditati dalla Soakro, in funzione del servizio idrico.
Da quanto si è appreso attraverso la conferenza stampa indetta dalla Cgil (Raffaele Falbo) e dalla Cisl (Pino De Tursi) in data 02 dicembre 2016, la Congesi ha messo in evidenza alcuni elementi a proposito della gestione del servizio non condivisibili dai sindacati e questo ha causato la rottura della trattativa.
Quali sono questi elementi non condivisibili dal sindacato:
In primis l’utilizzo dei voucher da parte dell’azienda per il pagamento dei dipendenti, un sistema ritenuto inidoneo dal sindacato giacché rappresenta una forma, legale, ma antica utilizzata per studenti e pensionati per la vendemmia. Oggi, invece, i voucher sono diventati la soluzione ai problemi dell’occupazione del nostro Paese. Una soluzione questa dei voucher che se utilizzata anche dagli Enti pubblici – affermano i sindacati – significa la totale abolizione dell’assunzione a tempo indeterminato/determinato senza alcuna protezione futura per il dipendente. Altro elemento di rottura la selezione del personale da impiegare e con quali compiti nella Congesi. Su questo punto i sindacati affermano che non ci sono stati chiarimenti da parte dei vertici aziendali, in modo particolare da parte del presidente Claudio Liotti.
A questo punto è saltato il tavolo della trattativa.
Nel corso della conferenza stampa i sindacalisti hanno messo in evidenza la loro disponibilità da sempre per avviare nel migliore dei modi la gestione Congesi (depuratori, sistema idrico integrato) compreso la tutela dei 107 dipendenti rimasti inoccupati dopo il fallimento Soakro. E con riferimento ad un eventuale esubero di dipendenti non occupabili nella nuova gestione Congesi, i sindacati hanno fatto riferimento gli Enti pubblici ed alla Regione Calabria affinché si trovasse una formula per collocare gli esuberi in quello che avrebbe dovuto essere il nuovo servizio idrico e dei rifiuti. Nel corso della conferenza stampa i sindacati hanno anche dichiarato che si rivolgeranno ai Sindaci aderenti al Consorzio Congesi per sapere se l’utilizzo dei voucher è stato da loro condiviso. Se la risposta è sì – hanno detto i sindacalisti – significa che gli amministratori locali concordano con i vertici Congesi.
Fin dall’inizio delle trattative avvenute mesi addietro – hanno dichiarato i sindacati – ci siamo resi disponibili a trovare la giusta soluzione per fare partire la Congesi, da parte dei lavoratori anche la riduzione degli emolumenti. Purtroppo non è servito a niente. Ci dispiace ha dichiarato Pino De Tursi – che la rottura sia avvenuta quando alla presidenza della Congesi c’è chi in un breve passato è stato anche amministratore della Provincia e del Comune di Crotone e sa cosa significa in questo momento il nostro territorio per quanto riguarda la disoccupazione ed i servizi in genere.