Maria Patrizia Sinagra, semplicemente suor Patrizia per le consorelle e per tutti quelli che a Vibo Valentia la conoscevano, era una suora appartenente all’ordine religioso delle suore della Carità di Santa Giovanna Antida. Con la sorella suor Maria Serafina Sinagra ha vissuto nel silenzio e nella semplicità del convento vibonese tantissimi anni della sua vita. Suor Patrizia e suor Serafina, nate in Sicilia, a Randazzo, in provincia di Catania, sorelle di fatto e due volte sorelle perché appartenenti allo stesso ordine monastico, prime cugine del grande cantante e attore statunitense Frank Sinatra.
Avevamo incontriamo suor Patrizia in una delle sue rare uscite fuori dall’istituto religioso, la domenica dopo la messa del mattino, presso il convento di Sant’Antonio dove distribuiva la comunione ai fedeli. A lei avevamo posto alcune domande:
Suor Patrizia lei si chiama Sinagra e non Sinatra, come mai questa differenza di cognome?
Sinagra è il nostro vero cognome, il cognome della nostra famiglia siciliana.
Era il cognome anche di suo cugino Frank Sinatra?
Si, il padre di mio cugino Frank, come mio padre, si chiamava Sinagra, tutti in famiglia portiamo questo nome…
Allora un cognome d’arte quello di Sinatra?
Si, in America al cugino Frank, per motivi puramente artistici, venne cambiato il cognome, venne dato quello più orecchiabile di Sinatra.
Ci parli delle sue origini, dei suoi rapporti di parentela con Frank Sinatra…
Si, nonno Nino, era il nostro nonno paterno, mio e di Frank. Nino Sinagra di Randazzo, si sposò due volte. Dalla prima moglie, di nome Giuseppa, nacquero quattro figli, due maschi, Francesco e Rosario e due femmine, Domenica e Antonina.
Tutti vissero in Sicilia?
No, i due figli maschi emigrarono in America, mentre le due femmine vissero sempre in Sicilia.
E dal secondo matrimonio nacquero altri figli?
Si, nonno Nino si risposò con nonna Serafina e nacquero nove figli tra cui Mariano, mio padre, e Marty, il padre di Frank, che in America faceva il pompiere e ogni tanto anche il pugile.
Frank Sinatra nascerà a Hoboken, nel Nerw Jersey, nel 1915 con il nome originario, all’anagrafe, di Francis Albert Sinagra. La cugina Patrizia ricorda una data di nascita, il 12 o 13 di dicembre. Quella esatta è il 12 ma le biografie ufficiali, le riviste patinate, la televisione, la mondanità del cinema e della canzone, non fanno parte degli elementi necessari della vita in convento. Suor Patrizia ricorda quando arrivavano dall’America le prime lettere del cugino Frank e degli altri parenti ‘Mericani. Lettere e cartoline tipiche dell’emigrazione di oltreoceano scritte con il cosiddetto “emigratese”, un italiano-inglese strano, molte volte sgrammaticato, misto e infarcito di rimasugli di dialetto siciliano, che descrivevano i primi successi del cugino americano. Un successo comunque sofferto, dopo un’infanzia passata sulle strade dei quartieri più malfamati a fare lavori duri come scaricatore di porto, poi le belle notizie del suo crescente cammino nel campo dell’arte, come grande “attore del cinematografo” e come cantante di successo.
Cosa si diceva a Randazzo di tutto questo?
Tutto il paese ne parlava, in Sicilia tutti parlavano di mio cugino Frank, delle sue belle canzoni, dei film americani interpretati dall’illustre parente.
Poi la vita di suore, per me e per mia sorella Serafina, ci ha completamente portato lontano da quel mondo.
Quindi “Bulli e pupe”, “Due marinai e una ragazza”, “Accadde a Brooklyn”, “Da qui all’eternità”, “I quattro del Texas”, “Vai e uccidi”, “Alle donne ci penso io” e i tanti altri successi di Frank
Niente di tutto questo è arrivato a noi, abbiamo saputo solo del suo primo matrimonio, nel 1939, dell’Oscar ricevuto quale migliore attore non protagonista e di quando venne soprannominato “The Voice”, la voce… poi, per quanto riguarda Frank abbiamo saputo che nostro cugino era uno famoso e bravo.
Per il resto io e mia sorella ci preoccupavamo della sua salute quando arrivava qualche notizia dall’America, già dal 1996 sapevamo che ormai era anziano, che non stava molto bene… ed io e mia sorella Serafina pregavamo anche per Frank. Poi abbiamo saputo della sua scomparsa, proprio il 14 maggio del 199 ed io e mia sorella abbiamo sofferto tanto… era nostro cugino. (A cura di Franco Vallone)