L’iniziativa promossa dal comitato cittadino “La collina dei veleni” è lodevole, perché interpreta tutta il malessere e il protagonismo dei cittadini, che da troppo tempo si sentono abbandonati e raggirati dalle istituzioni a tutti i livelli.
La Città continua ad essere marginalizzata dai processi di sviluppo economico, senza infrastrutture adeguate e moderne, con una situazione sociale esplosiva per i livelli di disoccupazione e di povertà, aggredita dalle società multinazionali petrolifere che continuano a trivellare le nostre profondità marine, ingannata per la mancata realizzazione – dopo la dismissione dell’apparato industriale – della bonifica integrale del suo territorio.
Sono trascorsi appena pochi anni dall’accertamento giudiziario di ben 24 siti urbani inquinati da materiale tossico e pericoloso, tra i quali anche alcuni istituti scolastici pubblici.
E poi, l’altissima percentuale di mortalità per malattie tumorali.
E’ intollerabile, dopo anni di bugie e di rinvii ora la Syndial, insieme alle istituzioni incapaci e genuflesse, vuole barattare l’auspicata bonifica integrale con la messa in sicurezza del sito, mantenendo i rifiuti ed materiali pericolosi coperti da un sarcofago affidandosi alla fitorimediazione.
Siamo d’accordo, questa è l’ultima occasione per dire NO a quanti invece di proporci sviluppo e lavoro vogliono fare del nostro territorio la più grande “pattumiera” di rifiuti tossici e pericolosi d’Italia.
Pertanto sosteniamo, con convinzione e partecipazione, l’iniziativa di adire il Tribunale Amministrativo Regionale con una petizione sottoscritta da tutti i cittadini di Crotone.