Ora diciamo BASTA! Non se ne può più! Non daremo fiducia più a nessuno se non a noi stessi. Hanno distrutto il territorio crotonese e nel mentre l’Europa da il via libera alla costruzione del quarto aeroporto calabrese: Sibari.
Onde prepararci ad una RIVOLTA POPOLARE, riteniamo opportuna una raccolta firme da sottoporre al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, per discutere a fatti e non a parole, la grave situazione di stagnazione in cui versa l’intero territorio crotonese: dall’isolamento infrastrutturale (SS106 la strada della morte, ferrovie, aeroporto) alle problematiche ambientali (bonifica) e sanitarie (ospedali, elisoccorso, suem 118).
Firmate numerosi per il bene dell’intero territorio crotonese e dei nostri figli.
E’ quanto afferma Ferdinando Amoruso, presidente del Movimento Vita di Cirò Marina.
Firma la Petizione per Emergenza Crotonese.
nando amoruso da solo non porterà a niente,nando deve organizzare una sede sul crotonese dei forconi, e operare secondo il programma dei forconi senza escludere come ultimamente hanno fatto nel piazzale di montecitorio nei confronti dell’on. Napoli.
E’ importante portare all’attenzione della politica nazionale lo stato di profonda agonia in cui si trova la provincia di Crotone. Forse non servirà a nulla però è importante continuare a farsi sentire perché prima o poi qualcuno dovrà prendere atto della situazione.
Carenza occupazionale, servizi essenziali ridotti ai minimi termini, una sanità allo sfascio un sistema infrastrutturale vetusto ed obsoleto che ci vede quasi totalmente isolati dall’Italia.
Per questo è fondamentale sottoscrivere questa petizione a prescindere da chi se ne sta facendo promotore.
Sarebbe auspicabile che anche la politica locale prendesse posizione senza se e senza ma.
Forse però il fatto di non avere la primogenitura spingerà i politici del territorio a starne alla larga perché purtroppo queste iniziative, dando visibilità a chi le pone in essere, mette a nudo le “incapacità” della politica a farsi portavoce delle istanze del territorio.
Sarebbe invece importante in questi momenti fare massa critica per evidenziare in che condizioni viviamo.
L’appello, da semplice cittadino, è quello quindi di fare rete tutti insieme per programmare il rilancio di questo territorio, siamo all’ultima chiamata e più tempo passa e più difficile sarà uscire da questa situazione di isolamento territoriale.