La crisi c’è e si tocca sempre più con mano, anche nei momenti in cui tutti i nostri pensieri dovrebbero essere ben distanti, come ad esempio in occasione delle celebrazioni patronali della propria comunità.
Capita quindi che la tanto attesa Festa di Manipuglia, appuntamento ultracentenario di preghiera, di devozione e di pellegrinaggio in onore della vergine protettrice di Crucoli, mostri evidenti segni di una enorme e continuata sofferenza economica del proprio territorio, allorché, nonostante gli sforzi e l’impegno degli organizzatori, le serate musicali in piazza sono visibilmente scarne di pubblico, complice anche le bizzarrie meteorologiche, e le spese sicuramente più calmierate, a fronte di una partecipazione economica delle famiglie in netto calo rispetto al passato.
Di certo rimane quell’intensità di fede che si manifesta fin da inizio del mese mariano e culmina nella due giorni di festeggiamenti al Santuario e con migliaia di fedeli che affrontano persino sotto la pioggia scrosciante la processione al seguito della sacra statua della Madonna quando lascia il suo paesello, salutata da batterie di fuochi pirotecnici, per raggiungere la sua bellissima chiesetta di Manipuglia a metà strada tra borgo collinare e mare.
Tutto perfettamente in linea con una tradizione che di perde nel passato, specie riguardo appunto alle celebrazioni religiose: momenti di preghiera e adorazione fin dal 1° maggio, quando l’effige della Madonna di Manipuglia è stata scesa dalla sua cappella, sita nella navata laterale della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, per essere posta allo sguardo dei fedeli a fianco dell’altare maggiore.
Bellissimo come non mai, il volto della Protettrice di Crucoli, nel quale lo stesso parroco, Don Matteo Giacobbe, non nasconde di avere scorto un sorriso particolare proprio alla vigilia dei festeggiamenti del 21 e 22 maggio.
La Madonna di Manipuglia ama il suo popolo, come il suo popolo ama Lei, e quando si avvicina l’alba della sue festa, della sua discesa al Santuario, della sua veglia nella notta tra domenica e lunedì, e poi del suo rientro festoso ed accolto con una commozione che travolge e coinvolge tutti, ella è felice, è gioiosa, è serena di proteggere il suo popolo nella sua casa, all’interno della chiesa madre.
La festa: già, non dimentichiamo che, dopo quasi tre settimane vissute tra novena mattutina al Santuario e tanti altri appuntamenti eucaristici nella Chiesa madre in paese, la sera di sabato 20 le bellissime e colorate luminarie si sono accese assieme ai riflettori sulla 31ma edizione del Cantacrucoli che ha animato Piazza Di Bartolo con le esibizioni canore di bambini e ragazzi del posto.
Domenica mattina Crucoli è un fervore di gente che riempie fin dalla mattinata le strade, la piazza, e naturalmente la Chiesa, da dove la Madonna fa la sua uscita dopo un anno, salutata da scroscianti applausi e canti di preghiera a lei dedicati da suo popolo. Il lungo serpentone che si crea da lì a poco accompagnerà la sacra effige nel percorso principale che porta alla periferia del paese, non prima di essere stata celebrata da fuochi artificiali, dal suono delle zampogne e della banda musicale; in testa le massime autorità civili, militari e religiose, dal Parroco Don Matteo, al Sindaco Domenico Vulcano, all’assessore Carmine Amantea, al comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Madeo, ed a quello della locale stazione dei Carabinieri, maresciallo Leonardo Guido, con tanto di militari dell’arma in alta uniforme.
Fino alla periferia del paese (ex scuole medie di viale Repubblica) la statua della Vergine di Manipuglia, tutta adornata di gioielli e preziosi ex-voto, viene portata a mano da uomini che fanno a gara per avere questo “privilegio” di fede, mentre subito dietro le donne alternano ai suoni bandistici i canti più popolari e conosciuti della tradizione religiosa crucolese.
Poi il trasbordo sul carro adornato da centinaia di fiori bellissimi e quindi, trainato da un trattore, l’avvio verso il Santuario: purtroppo inizia a piovere e praticamente lo farà fino a destinazione, ma il maltempo non fermerà certo la fede per Manipuglia, la cui chiesetta fin dall’arrivo della processione e per tutto il pomeriggio sarà un continuo di fedeli in pellegrinaggio, tra cui il consueto gruppo proveniente da Mesoraca, assieme al loro parroco Don Claudio Splendido, originario di Crucoli, al quale spetterà di aprire le celebrazioni all’ingresso della Madonna nel suo Santuario.
Saranno poi Don Matteo ed altri suoi confratelli a guidare i successivi momenti di preghiera fino a tarda sera, mentre lungo la vecchia strada provinciale SP1 (purtroppo sempre più martoriata dall’incuria e dal tempo) un continuo andirivieni di autoveicoli alla ricerca di un parcheggio per qualche ora di sosta.
All’indomani l’effige della protettrice di Crucoli riparte sul suo carro, accompagnata in processione per il rientro in paese: il tempo finalmente è bello e, tra fanfare festose della Banda Musicale “Città di Scala Coeli”, il suono inconfondibile della zampogna ed i canti religiosi, l’accoglienza è più che mai festosa al suo ingresso tra le case arroccate che espongono colorate coperte ricamate appositamente.
In chiesa si concluderà il peregrinare tra la sua gente, la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo è piena in ogni posto e la Santa Messa di Don Matteo sarà un altro grande e partecipato momento di fede e di raccoglimento intorno alla Madonna.
Nel pomeriggio il tradizionale “incanto” in piazza e poi la serata musicale conclusiva con l’esibizione della brava Deborah Iurato (già vincitrice di Amici 2014 e di “Tale e quale show” 2016), fino al gran finale pirotecnico nello scenario naturale del “canalicchio”
(foto per gentile concessione della signora Elena Lamotta)