“Quello che ne è uscito fuori ieri è un pasticcio burocratico del Comune, che ha mandato in tilt la movida estiva. Il punto è che chi parla di turismo non può fallire così miseramente d’estate!
Ai gestori dei locali in rivolta notturna che hanno marciato fino alla prefettura ho già espresso la mia solidarietà e quella di Forza Nuova tramite i social, ma la protesta notturna non basta, bisogna estendere la fiammata agli altri problemi che affliggono la Città e la sua economia e quindi indirettamente anche le attività in protesta e le altre, tutte sofferenti di un territorio, disorganizzato, con carenze infrastrutturali enormi, degradato, vessato, non valorizzato e mira solo di chi vuole riempirlo di immigrati molesti e di un futuro “hotspot” che finirà di assassinarlo definitivamente.
Le rivolte non si programmano, sono come il vento, ma per via delle condizioni sociali particolarmente negative, gli amministratori non devono dormire sonni tranquilli, Reggio Calabria del luglio 1970 lo ha insegnato, un popolo umiliato erige le barricate, casualità siamo a luglio…”