Una larga buca, del diametro di quattro metri per due, è comparsa nel pavimento del piano terra di una palazzina situata in una traversa di via Colla, nella parte alta della cittadina. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i Vigili del fuoco del distaccamento di Foresta ed il capo della protezione civile regionale Carlo Tansi. Dai primi accertamenti è risultato che la costruzione, alta cinque piani, fosse abusiva, realizzata una quarantina di anni fa senza concessione edilizia. La palazzina era abitata da dodici famiglie per un totale di quarantatre persone, che sono state fatte subito evacuare per ragioni di sicurezza, mentre anche gli abitanti di un’altra palazzina, anch’essa costituita da cinque piani, posta dall’altra parte della stessa strada, con altre 22 persone, sono stati fatti evacuare per ragioni di prudenza. Lo sgombero ha interessato anche alcuni esercizi commerciali posti al piano terra delle due costruzioni.
“La situazione è molto grave, ha dichiarato il sindaco Amedeo Nicolazzi, e al momento non so che
fare perché c’è il problema concreto di dare un tetto a tutte queste persone”. Petilia Policastro non è nuova ad episodi del genere. Negli anni scorsi, difatti, si sono verificate altre voragini che hanno comportato l’evacuazione di diverse famiglie e la chiusura di stabilimenti produttivi. “Sono
dispiaciuto, ha proseguito il sindaco Nicolazzi, ma anche rispetto al passato devo dire che se la politica risponde è la burocrazia a bloccare tutto. I fondi per intervenire ci sono, ma la burocrazia
impedisce di utilizzarli. Sarei tentato, di fronte a tutto ciò, di attuare qualche protesta eclatante a Roma”. Sul posto si è recato anche il dirigente della protezione civile regionale Carlo Tansi che ha incontrato il sindaco, i vigili del fuoco, i carabinieri e tecnici comunali, ed ha aperto il Coc, centro operativo comunale, che eseguirà costantemente il monitoraggio della situazione. Probabilmente questa situazione potrebbe essere stata causata dalla mancata regimazione delle acque a monte, che si sarebbero infiltrate nelle fondazioni delle due costruzioni, tant’è vero che sarebbero state successivamente puntellate,poiché i relativi pilastri in cemento armato davano già segni di cedimento. Dell’accaduto è stato subito informato il Prefetto di Crotone Cosima Di Stani, mentre anche il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha telefonato al sindaco per essere tenuto al corrente dei fatti.
Carmelo Colosimo