Il programma di governo della “Prossima Crotone’’ è rimasto cristallizzato e dimenticato in una bella rivista patinata, infarcita di sogni e promesse che non hanno finora visto attuazione, né avvio. Un mix sapiente di propaganda e presunzione degne di una costosa campagna pubblicitaria il cui unico scopo è stato quello di vendere fumose speranze e recondite promesse in cambio del consenso popolare. Nel programma dei sogni si parla di aprire il Comune alla Città e di una serie di azioni che spaziano nei seguenti ambiti:
1. progetti di miglioramento e rifunzionalizzazione dell’aeroporto e del porto;
2. potenziamento della viabilità interna e dei collegamenti con le periferie;
3. tutela dell’ambiente e decoro urbano;
4. approvazione del nuovo PSC;
5. promozione del turismo e sviluppo dell’economia culturale;
6. valorizzazione del centro storico e delle risorse paesaggistiche ed archeologiche;
7. potenziamento dei pubblici servizi nelle periferie;
8. sostegno al sistema produttivo ed al commercio;
9. mobilità a misura d’uomo;
10. contrasto alla marginalità sociale e sostegno all’occupazione;
11. efficientamento energetico;
12. gestione dell’accoglienza migranti;
13. riorganizzazione delle società partecipate.
14. Riorganizzazione della macchina comunale, con partecipazione e coinvolgimento dei cittadini.
A distanza di 16 mesi dall’elezione della nuova amministrazione, la condizione generale in cui versa la città di Crotone è ulteriormente peggiorata: il Sindaco Pugliese non ha mantenuto fede al programma di governo e nessuna delle azioni contenute nel programma di mandato è stata avviata.
Da un’attenta disamina dell’operato di questa amministrazione risulta che:
1. La prospettata riapertura dell’aeroporto non è certo imputabile all’azione politica del Sindaco: alla serie di proclami con cadenza mensile, non sono mai seguiti risultati concreti; La sua sola preoccupazione, fino a pochi giorni fa, è stata quella di sostenere la Sagas, nonostante la volontà della Regione Calabria di ritirare la sua quota di partecipazione;
– L’iter del Piano Regolatore del Porto avviato dall’autorità portuale di Gioia Tauro è a tutt’oggi bloccato;
2. La viabilità non è stata interessata da alcuna miglioria. I collegamenti con le periferie non sono stati potenziati e la rete urbana stradale non è adeguatamente sottoposta ad interventi di manutenzione;
3. La proposta di bonifica contenuta nel POB presentato da Syndial, accolta acriticamente e con grande entusiasmo dal Sindaco, ci desta seri e giustificati dubbi perché, nella fase 2, prevede, per buona parte dell’area ex impianti di Pertusola, interventi che lasciano in situ suoli fortemente contaminati da arsenico, cadmio e piombo, assimilabili a rifiuti pericolosi.
– La città versa in condizioni igienico – sanitarie precarie e questa amministrazione, come di sua competenza, non ha esercitato il dovuto controllo sulla società Akrea che svolge in house, per conto del Comune di Crotone, il servizio della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani;
– La raccolta differenziata, attualmente sotto il 10%, è a livelli più bassi del 2014, anche se il costo, pari ad oltre 1,2 ml di €/annui, viene indebitamente pagato dai cittadini dall’estate del 2016;
– Il depuratore è ancora inattivo per cui i reflui della città di Crotone si sversano prima nell’Esaro, con gravi disagi e pericoli igienici per gli abitanti di Fondo Gesù, e poi direttamente nel mare;
– Il mancato potenziamento della rete fognaria in corrispondenza del lungomare cittadino, avviato e poi sospeso, e l’insufficiente regimentazione delle acque bianche provenienti dai calanchi argillosi, in caso di eventi meteorici significativi, genera un aggravio sulla rete fognaria esistente, causando, come nei giorni scorsi, episodi di sversamento di liquame sull’arenile cittadino;
4. Il redigendo Piano Strutturale Comunale non è stato ancora sottoposto all’attenzione della Commissione deputata per una successiva approvazione da parte del Consiglio Comunale: un ritardo ingiustificabile per uno strumento di pianificazione propedeutico alla redazione degli altri Piani Urbanistici ed essenziale per governare il territorio e delinearne lo sviluppo economico e sociale;
5. Non esiste un piano programmatico operativo necessario per promuovere uno sviluppo turistico integrato del territorio comunale e per potenziare le filiere produttive presenti;
– E’ mancata l’istituzione dell’ Ufficio “Coordinamento Eventi Crotone’’: in questi 16 mesi la Giunta Comunale ha deliberato una serie di eventi ed iniziative slegate ed estemporanee che hanno impegnato considerevoli risorse, pari a circa 1.4 ml di € provenienti dalle Royalties, senza avere fatto registrare esiti positivi in termini di sostenibilità economica, occupazione e gradimento; esempi emblematici di questo flop sono stati l’Holi Festival ed il concerto dei Litfiba, costato alle casse comunali circa 130.000 €;
6. Nessun intervento degno di nota è stato realizzato, né pianificato, per valorizzare e tutelare il centro storico, il Castello, il lungomare ed il promontorio Lacinio;
– Non è stato sottoscritto il previsto Accordo di Programma Quadro con la Soprintendenza Archeologica della Calabria per la valorizzazione dei musei e delle aree archeologiche urbane con i circa 60 mln di € provenienti dall’“Antica Kroton’’ e con altre risorse reperibili dai PON Cultura e Sviluppo;
– Non è stata presa una posizione chiara e netta, con provvedimenti immediati e tempestivi, in relazione all’incresciosa “Questione Scifo”, che presentava evidenti profili di illegittimità, come evidenziato dalla Magistratura, dal Ministero, da rotocalchi di tiratura nazionale, dalle petizioni popolari a sostegno del Territorio ed a difesa dei Beni Archeologici e paesaggistici, provenienti da diverse parti d’Italia;
7. Nessun intervento è stato approntato per migliorare l’offerta di servizi pubblici nelle periferie e nelle contrade (Cantorato, Gabella, Margherita, Gabelluccia, Poggio Pudano, San Giorgio, Salica, Capocolonna); nulla è stato fatto sul piano della riqualificazione urbana, per cui anche quella che nel programma elettorale era definita come “Rigenerazione urbana” è rimasta un vuoto miraggio;
8. Non è stato istituito l’annunciato Fondo di garanzia con le banche per sostenere l’imprenditorialità giovanile; grande confusione regna anche tra gli esercenti riguardo alla definizione e regolamentazione della TOSAP, questione mal gestita da codesta amministrazione fautrice solo di blitz ed azioni eclatanti che, pur di offrire una parvenza di legalità, ha compromesso l’immagine di tanti commercianti in regola con il pagamento del tributo. Non c’è stata trasparenza nell’assegnazione dei posti alla Fiera Mariana e dei box dell’ area mercatale della galleria Nettuno gran parte di essi sono chiusi e la zona versa nel degrado più assoluto;
9. Non è stato adottato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, né si è investito sulla manutenzione e la realizzazione di piste ciclabili, benché ci fosse anche un bando regionale destinato a questi interventi;
10. Le politiche socio-sanitarie sono insufficienti per garantire i diritti di cittadinanza alle fasce sociali più vulnerabili: non è stato istituito l’Osservatorio Sociale per avere una visione completa e realistica del tessuto sociale e dei suoi concreti bisogni socio-sanitari, né un sistema informativo dei servizi sociali;
11. E’ stata ignorata la proposta del M5S dell’adozione del Piano Energetico Comunale e dell’istituzione di un ufficio comunale dell’energia, come prevede la L.10/91, che avrebbe consentito l’ottimizzazione dei consumi energetici con economie di scala a vantaggio dell’ambiente; l’attuale amministrazione ha, invece, preferito demandare alla Consip il bando per l’affidamento della gestione e manutenzione della rete pubblica di illuminazione con evidenti disservizi;
12. Non sono stati attuati progetti locali per l’inclusione e l’integrazione dei cittadini stranieri; è, inoltre, mancata la realizzazione del centro di accoglienza dedicato ai migranti che ritornano in città per il rinnovo del permesso di soggiorno: attualmente costoro sono accampati in vari punti della città, baraccopoli improvvisate o edifici dismessi, in condizioni disumane e di degrado urbano;
13. La mancata riorganizzazione delle società partecipate secondo criteri di efficienza e buon governo, con Cda scelti prevalentemente secondo logiche di spartizioni politiche, potrebbe aprire in futuro nuovi scenari di crisi per l’occupazione ed il bilancio Comunale. In particolare:
– Marina Spa, nata prima dell’approvazione del PRP, non ha ragionevoli motivi d’esistere;
– Congesi, con i debiti e lo stesso management ereditati dalla fallita Soakro e con una gestione diseconomica del servizio idrico integrato, dovuta all’alta morosità e alle ingenti perdite della rete idrica cittadina, versa in una situazione critica e destinata a peggiorare se non si avrà un significativo cambio di rotta e se non si affronteranno seriamente tutte le problematiche che hanno portato al fallimento della precedente società di gestione;
– L’ Akrea, per carenza di mezzi e strutture, ha già serie difficoltà a svolgere il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi nella città di Crotone; essa potrebbe, in futuro, risultare inadeguata a garantire il servizio nel costituito ATO e, in tal caso, il subentro di altre società tramite bando pubblico comporterebbe gravi ripercussioni sui livelli occupazionali attuali;
– La Sagas, messa in liquidazione dopo la rinuncia del Cda al ricorso presentato per l’annullamento del bando Enac, creata per volere della giunta Vallone e fortemente sostenuta dall’attuale Sindaco Pugliese, graverà ancora sulle casse comunali a causa delle passività accumulate e delle spese legali dovute all’azione giudiziaria contro Enac;
– Crotone Sviluppo, acquisita totalmente in house providing dal Comune di Crotone, a quanto relazionato dall’amministratore unico pro-tempore, presenta già un buco di quasi 750.000€;
– Per le società Sagas e Crotone Sviluppo sono stati avviati i controlli della Corte dei Conti per rilevare possibili situazioni di irregolarità e passività;
14. Il tanto decantato impegno a garantire un nuovo modello di funzionamento della macchina comunale attraverso procedure trasparenti e legittime non è stato attuato;
– La partecipazione e la volontà dei cittadini non viene considerata: nessuna risposta è stata data dal Sindaco alla petizione “No slot”, sottoscritta da oltre 300 cittadini, al fine di contrastare il problema dell’azzardopatia e alla richiesta dell’Assemblea pubblica per la bonifica dell’area SIN, entrambe previste dal Regolamento comunale sulla partecipazione popolare, rispettivamente agli artt. 53 e 51;
– Il Segretario Generale Bruno Rosaspina è stato allontanato perché non allineato al modus operandi di questa amministrazione avendo riconosciuto l’incompatibilità palese dell’assessore De Luca e rilevato diverse irregolarità nella procedura di selezione dei futuri dirigenti ai sensi dell’art. 110 TUEL;
– Le interrogazioni del M5S al Sindaco sull’operato di Akrea e sui criteri di nomina dei rappresentati del Comune nelle Società partecipate non hanno avuto nessuna risposta:
Alle rilevanti inadempienze menzionate si aggiungono, ad aggravare il quadro generale, altre due circostanze che hanno un notevole peso politico. La prima è la sentenza del Tribunale di Crotone che in sostanza ha ribadito, fino a quando non sarà passata in giudicato, la lite pendente esistente tra il dott. De Luca ed il Comune di Crotone, confermando l’incompatibilità di quest’ultimo a rivestire il ruolo di Assessore; si aggiunga la sua condizione di Socio della Cross Legal Consulting, che ha avuto un incarico di consulenza stragiudiziale per supporto giuridico con ENI e quella di liquidatore della società immobiliare Afrodite s.r.l. in controparte con il Comune. Tali situazioni mettono in gioco la credibilità e la legittimità dei lavori della Giunta ed un Sindaco responsabile ed attento alle regole della democrazia dovrebbe trarne le conseguenze.
La seconda circostanza è la defezione di tre Consiglieri dalla maggioranza: l’ex Capogruppo dei democratici Prof. Francesco Pesce, il Prof. Tommaso Pupa e l’Avv. Massimiliano Bianchi che, dopo aver contestato all’attuale Giunta l’incapacità di essere autonoma e di governare nell’interesse della città, hanno costituito il gruppo ‘’Autonomi e Coerenti’’.
Infine, solo in virtù dell’ordine temporale, non può non colpire l’attenzione la nomina della dott. ssa Maria Teresa Timpano, moglie del Presidente del Consiglio Comunale, a dirigente del Settore Amministrativo e Personale Affari Generali del Comune di Crotone. Alla luce di quanto esposto, chiediamo le dimissioni del Sindaco Ugo Pugliese e proponiamo ai Consiglieri di opposizione degni di questo nome e a quelli che non si riconoscono nell’operato di questa Amministrazione di sottoscrivere, ai sensi dell’art. 113 del Regolamento sul Funzionamento degli Organi di Governo, congiuntamente al M5S e nell’interesse dei cittadini, una MOZIONE DI SFIDUCIA.