La crisi politica nella maggioranza ha tenuto banco nelle scorse settimane. A capo di questa “mini rivolta”, sembrava esserci Leo Pedace, esponente di spicco dei Demokratici ed anche amministratore unico della “società Crotone Sviluppo spa” .
Misteriosamente, questa “agitazione interna” sembra essersi calmata. Chissà se questa calma apparente è legata al nuovo contratto, da 97.000 euro, stipulato tra Comune e la Società in house.
Leggendo il contratto, salta subito all’occhio la durata, cortissima, con scadenza al 31/12/2017, fra meno di due mesi!
Cosa dovrebbe fare Crotone Sviluppo in così poco tempo e per un cifra tanto considerevole?
Sempre dal contratto, si legge che la Società dovrà predisporre un fantomatico “documento operativo”, insomma, un altro libro dei sogni, partendo dal primo presentato da Pugliese in campagna elettorale.
Qualcuno potrebbe suggerire di aspettare il risultato per poter giudicare, ma il movimento 5 stelle non resta ad attendere il rigurgito causato dall’ennesimo piatto amaro imposto da questa Amministrazione a danno delle casse comunali.
La determina dirigenziale a firma del Dr.Domenico Falzetta sarebbe dovuta essere sottoposta al Consiglio Comunale per le risultanze della sua istruttoria, al fine di acquisire il parere preventivo di cui all’art. 239 del D.Lgs. n. 267/2000, proprio come indicato dalla delibera di Giunta n.192 del 26 giugno 2017, in cui viene dato l’atto di indirizzo su Crotone Sviluppo.
Per l’ennesima volta, il Consiglio Comunale viene depotenziato dalle sue funzioni di organo di controllo e verifica dell’operato della giunta. Cosa fanno i miei colleghi di maggioranza davanti a tutto ciò? Evidentemente, dimenticano il ruolo che i cittadini gli hanno affidato, ed attendono le disposizioni dell’assessore di turno.