Il cantante Gino Colicchio di Cirò si è spento all’età di 76 anni dopo una lunga malattia. La notizia in poco tempo ha fatto eco in tutto il comprensorio, anche all’estero come in Germania dove spesso andava in tourneè . Con la canzone “Stefania” e “Sono un uomo che ama” nel 1977, scritta da Cataldo Amoruso, divenne il disco più venduto in Italia rimanendo per diverse settimane in cima alla classifica grazie al quale vinse anche il disco d’oro. Gino Colicchio, aveva iniziato la sua carriera a Milano aprendo i concerti di Adriano Celentano negli anni 60 e dei Nomadi, aveva suonato e cantato anche con la band i Ribelli che accompagnava il ‘molleggiato’. Quando tornò a Cirò entrò nel gruppo storico dei ‘Ciro’s’ nel 1966 con il quale faceva feste di piazza e spettacoli nei locali da ballo. Raggiunse l’apice della carriera nel 1977 quando incise appunto il singolo ‘Stefania’. Non c’era festa di paese a cui non era invitato, tante sono state le sue tournée in Italia ed all’estero. Le serate musicali a volte venivano impreziosite dalla musica del grande cantante Gino Colicchio che negli anni 60-70 faceva parte del gruppo dei “Ribelli” di Adriano Celentano; tra le sue canzoni più gettonate “Stefania”, “Sono un uomo che ama”, “Cirotanella” , il cantante Gino è stato più volte premiato a livello nazionale con il premio “l’Ugola d’oro. Da qualche anno ormai si vedeva sempre più di rado, come durante una sua esibizione alla festa per l’anniversario dei Ciro’s nell’estate del 2015.
Anche in piazza a Cirò ultimamente, in occasione di una festa di piazza, era stato invitato dove lui cantò un altro dei suo grandi successi, la canzone ‘Costa Rica’, con la quale fece ballare in piazza tutta la gente accorsa numerosissima per applaudirlo. Quest’anno in onore della festa patronale la manifestazione Miss e mister baby edizione 2017, era stata dedicata proprio al cantante Gino Colicchio .
L’artista ha fatto parte del progetto”Calabria 2000 Mediterraneo da scoprire”;sono passati tanti anni da quando vinse il premio “Il Microfono D’oro” al concorso”Udine Frestival”; ha partecipato a “Domenica in”con Pippo Baudo, a “Campanile sera” con Enzo Tortora, al “Canta Mike”con Mike Buongiorno, fino ad essere componente del clan Celentano e supporter dei Pooh, dei Nomadi, di Demetrio Stratos e degli Area.Un artista poliedrico tanto apprezzato da pubblico e dai critici, per la sua incredibile voce che lo ha distinto in tutta la sua lunga carriera. Il sindaco Francesco Paletta alla notizia della scomparsa del grande Gino Colicchio ha detto:”Sento il dovere di dire grazie a Gino Colicchio per come ha difeso negli anni d’ oro della sua carriera l’identità di un popolo che ha amato e che lo ha ricambiato affettuosamente! Rimarrà il ricordo delle tue canzoni e della buona persona che eri ed ora canterai la tua Stefania per sempre”. Anche l’assessore alla cultura il professore Francesco Mussuto in una nota ha scritto:”Oggi il tuo canto si unisce ai cori angelici del Paradiso. Sei stato un amico sincero e leale. Hai portato col tuo canto ad alti livelli la tua Cirò che tanto hai amato.
Ci mancherai tanto, ma ci resteranno le tue bellissime canzoni. Ciao,Gino”. E non poteva mancare un elogio dall’estero, dalla Germania dove era molto seguito dagli emigranti, quì il professore Giuseppe Scigliano lo ha voluto ricordare così:” Oggi ci ha lasciati Gino Colicchio, un personaggio del mio paese d’origine Cirò. Gino era conosciuto come cantante ed aveva una voce potente e tagliente….(tra i fondatori del mitico gruppo “The Ciros“),. Gino, a Cirò hai lasciato un ottimo ricordo”. E ancora si legge tra i numerosi messaggio a lui dedicati:”caro Gino, la tua dote artistica, la tua voce emozionante, vibrante e trascinante resterà per sempre impressa nel cuore dei cirotani. Spero tanto che i nuovi talenti musicisti possano far rinascere le tue splendide canzoni degne di altissimi scenari artistici.Sei e rimmarrai un grande musicista”.
E ora che non c’è più lo vogliamo ricordare con le sue stesse parole di un suo disco: “Ed ora te ne vai, ma dove te ne vai, ed io resto qui….” appunto nella sua Cirò dove ha vissuto tanti anni a quattro passi dall’antica porta medievale “Cacovia”. Sarebbe auspicabile che la strada davanti casa sua si chiamasse proprio via Gino Colicchio: l’ugola d’oro di Cirò, e magari l’amministrazione comunale potrebbe anche dedicargli una stanza nel palazzo dei Musei, dove si potrebbe raccogliere tutto il suo corredo musicale sparso in tutto il mondo. I funerali si svolgeranno domani giovedì 23 novembre nella chiesa Santa Maria de Plateis.
Grande Gino resterai sempre nei nostri pensieri
Grande Gino, grande artista e grande amico… una delle persone più conosciute del Cirotano..anzi dell’intera Calabria ! Ed è atato grande quando era davvero difficile esserlo…grande voce…ma nella vita ci vuole anche tanta fortuna…e questa non bacia proprio tutti ! Ricordo articoli su sorrisi e canzoni tv di cui era tanto orgoglioso ! Ad ogni incontro si rinnovava la stima reciproca per tutta la fam. : ” Pajitta Nicudemu tutti i dischi canciava dù giubbox dù barru….ma i dischi e Ginu Colicchju u nnì cacciava MAI ! E basimi a signora…pecchì a mamma è sempi a mamma !! ” Un abbraccio a tutta la Fam….in particolare ai fratelli…la morte è brutta ma Gino ha finito di soffrire !! Canterà per noi da lassù….e la sua voce non ci abbandonerà MAI. Sicuramente allieterà le calde sere estive sulla piazzetta belvedere…la sua e nostra “Mavile”…come accade ogni anno, perchè Gino è stato amato e rispettato anche prima…..!!!! Pino P. Cirò.
Hai ragione Pino. Gino Colicchio è stato un grande artista ma anche un grande amico. Come non ricordare quando venni a Cirò nel lontano 1979 e l’ho incontrato per la prima volta in Piazza Stefano Pugliese. Più contento di lui non c’era nessuno per avermi rivisto proprio nella sua Cirò per di più come suo compaesano acquisito. Era felice nel rivedere in me i suoi compagni del gruppo musicale cariatese dei “Trappers” di cui aveva anche lui fatto parte da solista negli anni ’70. Mi parlava tanto dei suoi successi e delle sue belle esperienze musicali in giro per l’Italia e per l’Estero. Nel corso degli anni la nostra amicizia si accrebbe sempre di più e non mancava occasione nel dedicarmi una sua canzone quando nei matrimoni mi vedeva tra gli invitati. Quando faceva le prove a casa sua mi invitava spesso e mi faceva sentire la sua vibrante e singolare voce che per lui era tutta la sua “vita”. Grande Gino!!! Rimarrà nei miei ricordi come lo è stato in vita: un grande amico. Ciao, Gino!!!