Nella sempre calda e suggestiva cornice del centro Culturale “A Casedda” dell’Azienda vitivinicola Librandi, i padroni di casa, Nicodemo Librandi e la consorte Enza Alessio, hanno presentato, “Natale ad arte”, momento di ascolto del duo Daniela Troiani, docente di musica al Conservatorio di Cosenza, al Flauto e Antonio De Rose, docente di musica al conservatorio di Roma, alla chitarra, che con l’esecuzione delle loro melodie ispirate al S.Natale, inframmezzate da alcune riflessioni sul tema, hanno realizzato una serata oltremodo piacevole e ricca di spunti di riflessione.
Temi affrontati con profondi spunti da Mario Caligiuri, docente dell’Università della Calabria, ex assessore regionale alla cultura che ha sottolineato con il suo intervento il profondo legame fra la cultura e l’economia turistico enogastronomica regionale, con l’immancabile riferimento all’eccellenza della cantina Librandi “che ha rappresentato e rappresenta, tutt’ora, la perfetta sintesi di cultura e terroir”.
Ma anche gli interventi del responsabile dei sistemi teatri Calabrese, Fabio Vincenzi che attraverso la declamazione di poesie e scritti di autori vari, ha dato modo ai sempre numerosi presenti di immergersi in riflessioni etico religiose e umanistiche stappando ripetuti applausi. Una serata che al di là delle melodie del duo, De Rose e Troiani, docenti universitari del Conservatorio di Cosenza e Roma, eseguiti con “magica atmosfera” come è stato sottolineato dalla padrona di casa, Alessia Vincenzi Librandi, nel suo intervento introduttivo di presentazione della serata, con gli interventi di Mario Caligiuri e Fabio Vincenzi, ha dato al centro culturale “A Casedda” un reale “polmone culturale”, laddove i recital di Fabio Vincenzi hanno trasformato l’occasione in una festa fatta di musica, poesia e riflessioni sul Natale, rendendo gli interventi, come in una agorà, motivo di riflessione e condivisione culturale, tanto da coinvolgere al termine della serata il pubblico che ha cantato “Bianco Natale” e con il direttore dell’Asl, Sergio Ippolito, offerto ulteriori temi di analisi e riflessioni sulla natività e sulle origini delle tradizioni Natalizie.
Un convivio culturale che potremmo definirlo come l’arte che incontra, con profondo stupore, la magia del Santo Natale. Al termine dell’intensa e partecipata serata, come di consueto, un abbondante e rinfrescante apericena, che ha permesso a tutti di “gustare” oltremodo il sempre piacevole invito del Centro Culturale “A Casedda”, sempre più punto di riferimento nel panorama poetico e culturale del nostro “Terroir”, concluso con il brindisi finale.