Come una quercia forte e saggia ha dedicato la sua vita alla famiglia crescendo nipoti, pronipoti, nonostante non si fosse mai sposata. Inoltre, scrive in una nota una delle pronipoti cresciuta da nonna Tetè – Ha accudito con amore i genitori anziani e uno zio infermo. Quando il fratello Raffaele è divenuto vedovo all’ età di 83 anni, prosegue la pronipote – zia Rosina sé l’è portato a casa e l’ha assistito fino alla sua morte avvenuta a 99 anni, mancavano pochi mesi e anche lui avrebbe varcato la soglia dei 100 anni.
Di mestiere sarta e maestra, ha insegnato l ‘arte del cucito a diverse allieve. Si è occupata con dedizione della famiglia e della Chiesa di S. Menna, ha conosciuto il vecchio parroco don Antonio Quintino Liotti, è stata una donna molto religiosa tanto da fare i voti di castità e povertà e obbedienza essendo Terziaria Francescana.
Molto ben voluta da tutti e rispettosa del vicinato, è praticamente il cuore pulsante dell’antico borgo dove è sempre vissuta a due passi dalla chiesa di San Menna.
Nella sua lunga vita ha avuto anche l’occasione di fare l ‘attrice. Infatti nel 2004, ha recitato una parte nel cortometraggio “Chora “, del registra Lorenzo Adorisio, girato nelle viuzze di Cirò e che ha avuto diversi riconoscimenti. Se le si chiede il segreto di tale longevità, lei risponde “mangiare poco e bere un bicchierino di vino di Cirò al giorno”. Presente alla manifestazione, tutta l’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Paletta, che le ha conferito un attestato di affetto alla centenaria cirotana.
I familiari e la popolazione tutta, abbraccia con affetto l’anima antica del Borgo antico.