Apprezzo lo sforzo e l’iperattività dell’Assessore, mio amico, Salvatore Valente, ma lo invito vivamente ad essere più sincero, più obiettivo, ed a lavorare meglio e per tutti. Il tempo della ricreazione è finito.
Ho appena letto quanto dichiarato, in un articolo sul vostro quotidiano, dall’assessore Valente che prova (a modo suo ed a suo uso e consumo) a fare una ricostruzione dei fatti successi durante l’ultimo consiglio comunale di Cirò, in cui lui era assente.
Mi preme sottolineare che il mio sentimento verso la Politica solitamente non mi spinge a rispondere a sciocche provocazioni, ma parliamo di un settore delicato che merita attenzioni (non solo di tipo personali ed affaristiche) particolari perché parliamo di risorse destinati ai più deboli.
E’ stato male informato, l’assessore Valente, di come sono andati i fatti durante l’ultimo consiglio. Ma capisco che i suoi amici della maggioranza di Cirò lo hanno volutamente informato in malo modo per continuare a mantenere attivo un rapporto “vivo e proficuo”, che attraverso la verità potrebbe vacillare. Perché durante quella assise fu proprio il Sindaco, per primo, a sollevare l’inefficienza che il distretto vive in termini di sociale con a capo Cirò Marina quale comune capofila. Non è la prima volta che si affronta questo argomento e lei, assessore Valente, non è certamente il responsabile in quanto il problema sta a monte e viene da lontano. Durante la stessa assise, trovandomi perfettamente in linea con le preoccupazioni della Giunta guidata dal Sindaco Paletta, anch’io ho avuto modo di elencare le mie preoccupazioni per lo stato del distretto in materia di sociale. Del resto, non capisco lo stupore, in quanto le stesse esternazioni le feci personalmente al diretto interessato di ritorno da Catanzaro in macchina, tornavamo da una riunione alla quale abbiamo partecipato insieme e nella quale la Regione chiedeva chiarimenti riguardo le criticità ed i ritardi dell’ente da lui rappresentato. Ed è che qui che casca (ma forse volutamente e condizionato) l’Asino! Durante quella riunione l’assessore di Cirò Marina tranquillizzò la Dirigente al settore regionale dicendole che aveva provveduto ad inviare una comunicazione ai Comuni affinché operassero in maniera tempestiva per risolvere i ritardi tramite una delibera di giunta; ma la Regione rispose che non serviva una delibera di giunta ma che dovevano essere i Consigli ad approvare i regolamenti. Infatti di fretta e furia, tutti i consigli comunali del distretto si sono riuniti entro il 31 Dicembre scorso per votare tale provvedimento, da tutti approvato.
Ma torno a ripetere, non capisco perché l’Assessore Valente si sia tanto scaldato per una dichiarazione di preoccupazione ma costruttiva. Forse la motivazione è da ricercare nella rottura di silenzio? O forse è stata l’inesperienza e la ricerca sfrenata di visibilità a far commettere una così grande e rabbiosa leggerezza? Sinceramente la risposta non mi interessa. Mi stanno di più a cuore i problemi dei cittadini e la loro risoluzione. Viviamo in un territorio in cui tutti conoscono i fatti di ognuno, e spetta al popolo che ci osserva giudicare. Le posso assicurare che in Politica, come nella vita, il tempo è sempre galantuomo.
Una domanda. Se a Cirò Marina va tutto bene ed è un Comune Capofila nonché un fiore all’occhiello come lei vuol far credere a tutti coloro che leggono, come mai i Sindaci del distretto più volte hanno pensato di individuare altra sede diversa da quella esistente?
Ma le ripeto, non spetta a lei fornire tali risposte e caricarsi, come ha fatto, di numerose colpe perché il disastro proviene da lontano. Piuttosto ne approfitto per elogiare quanto di buono portato avanti da Nicodemo Baffa e che mi auguro lei possa amplificare e non far tornare indietro di qualche decennio il Comune di Cirò Marina e l’intero distretto.
Infine mi consenta, caro assessore Valente, un’ultima considerazione. Nel comunicato da lei diffuso si susseguono numerose battute sgradevoli e poi non ha la compiacenza nemmeno di fare il mio nome forse con la speranza di non essere disturbato. Ma io, non mi nascondo e non mi sottraggo dai pubblici confronti e le rispondo, invece, citandola. Chi la scrive è uno dei tanti, che lei dovrebbe rispettare perché comunque votato da cittadini che lei dovrebbe rappresentare, e che fa parte di una opposizione a molti modi di fare e di agire, e non semplicemente politica amministrativa…
Però l’ultimo suo appello lo apprezzo, e cioè di essere costruttivi e collaborativi nell’interesse della collettività. Su questo mi trova perfettamente d’accordo e collaborativo, anche se non mi spiego come mai all’appello del PD di qualche mese fa non avete risposto, anzi vi siete richiusi in voi stessi e cambiato gli organismi. Lei crede che per cambiare sia sufficiente cambiare uomini anziché modo di pensare? Se pensa questo si unisce a coloro, tanti, che non hanno capito le numerose potenzialità mal gestite di cui potrebbe vivere Cirò Marina e l’intera zona del Cirotano.
La saluto ed aspetto una comunicazione per un pubblico confronto, magari un consiglio comunale aperto per discutere davanti al popolo sovrano di questo e di tanto altro.