Davanti e dentro agli istituti superiori sono stati affissi striscioni recitanti lo slogan “No allo sfruttamento scuola-lavoro!” e sono state lanciate banconote finte per denunciare come gli studenti siano sfruttati, in modo completamente legale e gratuito, nel mondo lavorativo.
Perché si, l’esperienza lavorativa e l’avvicinamento degli studenti al mondo del lavoro sono senza dubbio positivi, ma avvicinarli facendogli servire caffè in ufficio, stampare fotocopie o chiudere ombrelloni è approfittare di loro, per lo più in modo non retribuito. I 1,5 milioni di ragazzi inseriti nel progetto dell’alternanza imparano soltanto una cosa: essere manodopera (ora gratuita, poi sottopagata), nelle mani delle grandi aziende.
Lotta Studentesca è pronta ad intervenire ogni qualvolta gli studenti vengano sfruttati e siamo pronti a fare barricate per far valere i loro diritti, sia come persone, sia come studenti.
Una vittoria per la sostenibilità calabrese. Gli ANTER Green Awards sono istituiti dall'Associazione ANTER per premiare l'impegno delle scuole che hanno aderito al...
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