In seguito agli elementi emersi nel procedimento penale a cura della DDA di Catanzaro, denominata operazione “Stige”, il Prefetto di Crotone ha disposto l’invio della Commissione d’accesso anche al comune di Crucoli. La commissione di nomina prefettizia che si è insediata il 19 gennaio scorso, dovrà accertare se l’amministrazione comunale è stata condizionata o infiltrata dalla criminalità organizzata. Insomma dopo il lavoro della commissione (che può durare 3 o 6 mesi) e la fine dell’iter amministrativo avviato dal prefetto di Crotone, sapremo se l’amministrazione di Crucoli verrà o meno commissariata dallo Stato.
Il sindaco Vulcano ne deve prendere atto ed insieme alla sua maggioranza targata PD, assumersi l’intera responsabilità politica delle catastrofiche conseguenze che ne dovessero scaturire. Infatti se il comune di Crucoli dovesse essere sciolto per infiltrazioni mafiose, tale provvedimento, oltre ad un commissariamento di 12 o 18 o addirittura 24 mesi, arrecherebbe un grave danno all’immagine del paese.
Ma per noi di Rinascita e Cambiamento, il fatto stesso che si sia insediata una commissione d’accesso antimafia, rappresenta di già una macchia incancellabile per il nostro ente e una sconfitta politico-amministrativa per il sindaco Vulcano e la sua maggioranza. Infatti, nella storia del comune di Crucoli, un simile provvedimento non era mai stato adottato dalla prefettura. E’ la prima volta che succede!
Per questo motivo, e non solo, il direttivo di Rinascita e Cambiamento, riunitosi il 26 gennaio, dopo attenta e approfondita analisi, ha deciso all’ unanimità di far dimettere l’intero gruppo consiliare di minoranza. Pertanto nella mattinata di lunedì 29 gennaio, i consiglieri appartenenti al gruppo “Rinascita e cambiamento”, Greco Michelangelo (capogruppo), Gagliardi Gianfranco, Librandi Giovanni e Vulcano Vincenzo, hanno presentato le proprie dimissioni al protocollo del comune.
Preferiamo continuare fuori dal palazzo comunale, quella decisa e convinta azione di opposizione, che abbiamo sempre svolto nei vari consigli comunali, quando abbiamo espresso il nostro voto contrario a tutti gli atti fondamentali (bilanci ed allegati, piano triennale opere pubbliche ecc…) dell’amministrazione guidata dal sindaco Vulcano.
Anche perché, in base ai numeri in consiglio, 9 consiglieri di maggioranza e 4 di minoranza, il nostro voto contrario non è servito e non servirà ad impedire l’approvazione degli ordini del giorno. Ma soprattutto perché in questi anni, abbiamo registrato una totale mancanza di confronto dialettico nella massima assise cittadina, a causa del mancato intervento nella discussione di assessori e consiglieri di maggioranza, i quali hanno pensato solo ad alzare la mano per approvare gli ordini all’esame del Consiglio.