Francesco Bonesse è stato arrestato la mattina del 9 gennaio 2018 in Germania a Munsingen, ed è stato tradotto in carcere a Stoccarda. Nella giornata odierna o al massimo domani, dovrebbe essere estradato in Italia (Roma Fiumicino).
Viene definito dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, quale emissario della cosca Farao-Marincola in Germania. Allo stesso viene contestata l’associazione mafiosa, il reato di concorrenza illecita con minaccia, il reimpiego di denaro sporco per la costituzione di un’attività economica denominata “Venere e Peperoncino”, ed infine il reato di detenzione di armi comuni da sparo.
In sede di Riesame, il Tribunale della Libertà ha accolto le tesi difensive dell’avv. Giovanni Mauro, riformando parzialmente l’ordinanza di custodia cautelare impugnata, annullando il reato di concorrenza illecita con minaccia commesso in Germania. In particolare, è stato annullato il reato secondo cui Bonesse Francesco avrebbe imposto ai ristoratori italiani, calabresi e cirotani, che risiedono in Germania, il monopolio dei prodotti semilavorati per pizza dell’azienda “Cuor di farina srl” e dal “MolinoCaputo di Caputo Amodio”, attraverso atti di concorrenza sleale avvenuti con la minaccia di far parte del sodalizio ndranghetistico denominato “Locale di Cirò”. Tale reato può essere considerato quello su cui poggia l’intero impianto accusatorio.
Avv. Giovanni Mauro