“È stata una festa, una bellissima festa, dedicata alla poesia, alla quale hanno partecipato centinaia di poeti di tutta Italia. Un incontro all’insegna dell’amicizia e nel nome di Alda Merini, punto di ri-ferimento letterario di migliaia di lettori, giovani e meno giovani. La bella poesia vince sempre, so-prattutto quando non persegue finalità diverse da quelle culturali”. Lo ha detto il presidente dell’Accademia dei Bronzi, Vincenzo Ursini, commentando – a fine manifestazione – l’incontro che si è tenuto sabato scorso presso il Guglielmo Hotel di Catanzaro con il quale si è conclusa la VII edizione del concorso dedicato alla poetessa dei Navigli.
“Ormai, – ha aggiunto Ursini – siamo diventati un punto di riferimento importante per tantissimi nuovi poeti, italiani e stranieri che al nostro concorso affidano la loro recente produzione inedita”.
La manifestazione si è aperta con la proiezione di un video con il quale sono stati sintetizzati alcuni aspetti della poesia di Alda Merini, intervallati dai nomi dei poeti premiati. Un mix, veramente ap-propriato, di poesia, arte, e musiche di grande effetto , sottolineato da scroscianti applausi.
Prima di procedere con la consegna dei premi ai vincitori, Ursini ha indirizzato un breve cenno di saluto ai presenti, mentre Mario Donato Cosco – con un intervento critico veramente appropriato – ha messo in evidenza gli aspetti più significativi della produzione poetica di Alda Merini.
Antonio Montuoro ha dato poi lettura del messaggio inviato all’Accademia dei Bronzi dal maestro orafo Michele Affidato, impegnato per motivi di lavoro a Taormina.
“Questa giornata, che vede riuniti personaggi illustri, poeti e scrittori di tutta Italia, – ha sottolineato Affidato nel suo messaggio – sia momento di crescita e promozione culturale per la nostra società, che mai come oggi ha bisogno di positivi punti di riferimento”.
Vincenzo Ursini, dopo aver ringraziato la giuria presieduta dal prof. Giovan Battista Scalise e com-posta da Mario Donato Cosco, Antonio Montuoro e Mauro Rechichi, ha dato il via alla consegna dei premi le cui motivazioni sono state lette dall’attrice Adele Fulciniti che ha interpretato anche le poesie premiate.
A ritirare il primo riconoscimento è stato il prof. Roberto De Giorgio, Ordinario di Medicina Interna all’Università di Ferrara, al quale l’Accademia dei Bronzi ha assegnato la medaglia istituzionale del Presidente del Senato e la colonna di Hera Lacinia realizzata da Affidato.
De Giorgio ha ricevuto i due riconoscimenti “per aver contribuito allo sviluppo e alla diffusione della neurogastroentereologia in Italia e all’estero, con particolare dedizione per le patologie rare ed orfane che colpiscono le funzioni motorie gastrointestinali”. I premi gli sono stati consegnati dal dott. Antonio Montuoro e dal dott. Francesco Ursini, reumatologo.
I tre premi speciali Alda Merini (targa in argento di Michele Affidato) sono stati, invece, consegnati all’artista Modesto Furchì, per l’opera “Alda Merini, poetessa dei Navigli e dell’amore”; al giorna-lista Antonio Piperata, direttore di “Soverato 1 Tv” e al dott. Salvatore Ritrovato, dirigente delle strutture psichiatriche dell’Asp.
Per quanto riguarda la poesia il 1° premio è stato consegnato a Selene Pascasi per la lirica “Rose uccise sull’altare”, premio ritirato da Vincenzo Conte in qualità di delegato.
“Con questa poesia – ha detto Mario Donato Cosco – la Pascasi raggiunge una tensione lirica e spiri-tuale di livelli altissimi, riuscendo altresì a stabilire con il lettore un’interlocuzione di intensa sintonia emotiva”.
Gli altri quattro poeti finalisti sono stati: Francesca Costa di Pordenone, con la lirica “Artista dei miei sogni”, Rosella Lubrano di Melazzo, con la lirica “Tutto di me”, Claudia Ruscitti di Montesil-vano, con la lirica “Era ieri”, e Cosetta Taverniti di Pazzano, per la lirica “Quanto di più caro”.
Targhe d’onore sono state assegnate ad Adolfo Nicola Abate di Foggia, Sabina Biasuzzo di Mestre, Sergio Camellini di Modena, Giovanni De Gattis di Monterotondo, Annalinda De Toffol di Ospedaletto Euganeo, Paola Fiscella di Valenzano, Maria Bertilla Franchetti di Gazzolo, Nuccia Fratto Parrello di Catanzaro, Maria Concetta Giorgi di Cesenatico, Elisa Giovene di Girasole di Catanzaro, Paola Pancaldi Pugolotti di Segrate e Michele Urrasio di Lucera, mentre le targhe “Ursini editore”