In autunno cadono le foglie degli alberi, anzi no, gli alberi della famiglia delle Rosacee fioriscono come d’incanto. Le campagne cirotane si colorano di bianco specie Prugne, susine, le macchie selvatiche ricche di questa famiglia, sono tutte già fiorite. Si tratta di fioriture anomale dovuto al caldo di questa trana stagione le cui temperature hanno raggiunto ultimamente anche i 26 gradi. I processi biologici che portano alla fioritura anticipata delle piante in seguito al riscaldamento globale sono differenti da quelli che la innescano normalmente. Gli esperti di settore stanno lavorando su questo delicato cambiamento, la sua scoperta potrebbe aiutare ad arginare le conseguenze negative di questo fenomeno sulle coltivazioni ad esempio. In proposito secondo uno studio recente, individuato da un gruppo di ricercatori della Monash University a Clayton, in Australia, un nuovo meccanismo permette alle piante di regolare la fioritura in risposta a temperature elevate. Secondo questo studio, le temperature inducono la fioritura attraverso la mancata repressione di un gene, FML (Flowering locus M) in seguito alla degradazione di un filamento di RNA messaggero legata appunto all’alta temperatura. In particolare, entrano in azione due processi cellulari che riducono i livelli di una proteina che normalmente impedisce la fioritura, permettendo così alle piante di produrre fiori in risposta alla temperatura elevata. ”
La scoperta potrebbe portare allo sviluppo di una tecnologia che permetta di controllare la risposta fisiologica delle piante ai cambiamenti climatici e mitigarne gli effetti. Un cambiamento nei tempi di fioritura e di crescita delle foglie può infatti provocare degli effetti a catena – dall’impollinazione al cambiamento delle abitudini degli uccelli migratori – che a loro volta si ripercuoterebbero sia sullo stato dell’ambiente naturale, sia sull’ecologia dei campi coltivati.