Avvocato, docente di diritto dell’informazione, Cataldo Calabretta è ormai un volto molto popolare ai telespettatori di Raiuno e non solo, che lo conoscono per essere un esperto di cronaca nera e giudiziaria. In molte occasioni moderatore e conduttore di eventi ed iniziative di grande interesse, nonché legale di molti personaggi dello star system italiano, da due anni conduce su Rete 4 Grand Tour d’Italia, la trasmissione che ci racconta le eccellenze del nostro Paese, le città ricche di arte, storia, cultura ma anche di tradizioni eno-gastronomiche. Un curriculum notevole che gli ha aperto la strada per la conduzione del format televisivo di Casa Sanremo “L’Italia in vetrina. Viva Sanremo”. Di questo ce ne parla in un’intervista
“L’Italia in vetrina. Viva Sanremo”: cosa ci racconti di questa esperienza?
Si tratta di una trasmissione consolidata, un format legatissimo a Casa Sanremo da tanti anni, ideato da Vincenzo Russolillo, patron della kermesse. Raccontiamo l’Italia, i territori, le sue eccellenze con i vari protagonisti che si alternano a Casa Sanremo che, in quanto hospitality del Festival della Canzone, raccoglie chi arriva a Sanremo non solo per la buona musica. È diventata un punto d’incontro imperdibile per imprenditori e professionisti del Made in Italy, che associano sempre di più Casa Sanremo alla grande manifestazione di Raiuno che più di chiunque altra celebra il costume italiano. Casa Sanremo, negli anni, si è saputa ritagliare un ruolo ben definito, essendo apprezzata sempre di più non solo dagli addetti ai lavori e professionisti del settore ma anche da tutti coloro che vogliono avere una vetrina a Sanremo per il proprio ambito di competenza: a Casa Sanremo, infatti, non si parla solo di musica ma si raccontano le eccellenze e professionalità della nostra Penisola, promuovendo i territori, incentivando il turismo in diverse zone d’Italia, facendo conoscere personaggi emergenti, dando spazio a personaggi affermati che si confrontano con altri professionisti, in una realtà dove la musica fa da collante alle varie iniziative.
– Come riesci a passare con disinvoltura da temi come l’imprenditoria e le eccellenze italiane alla cronaca nera?
È necessario avere una buona organizzazione mentale. L’impegno in tutto quello che faccio è massimo ed è fondamentale pianificare in maniera precisa. Lavoro nel mondo della comunicazione e dell’informazione da sempre. Mi piace sperimentare, ma prima di iniziare qualsiasi avventura professionale voglio essere sicuro di non commettere errori. Oggi però non riuscirei ad eliminare niente. Spero di essere anche apprezzato per tutto ciò, il consenso per me è essenziale. La mia è una vita ‘on the road‘ sempre con la valigia in mano, con l’occhio all’orologio per non perdere un aereo, un appuntamento, un viaggio, una lezione all’università.
– Da quest’anno sei anche a capo della Comunicazione di Casa Sanremo…
Mi fa molto piacere ricevere quest’incarico. Sono docente di diritto dell’informazione, per cui spero di dare un contributo utile a Casa Sanremo: da tanti anni mi occupo di comunicazione e non solo di diritto, cercando, negli anni, di fare del binomio comunicazione/diritto, un binomio perfetto, creandomi una professione molto originale che nel tempo mi sta dando molte soddisfazioni.
Hai preso parte a tante edizioni di Casa Sanremo vedendola crescere negli anni: ricordi la prima edizione a cui hai partecipato?
La prima edizione a cui ho preso parte,ormai tanti anni fa, è stata al fianco di Michele Affidato, mio grande amico. Da tanti anni abbiamo collaborato in prima linea all’organizzazione della giornata inaugurale di Casa Sanremo. Di anno in anno, abbiamo organizzato l’evento inaugurale con le madrine Anna Falchi, Veronica Maya, Elisabetta Gregoraci e, per l’ultima edizione, Elisa Isoardi. Quest’anno il nastro lo taglierà Roberta Morise con Michele Affidato e quindi la nostra provincia è rappresentata nel migliore dei modi.
Quali sono i ricordi più belli della tua infanzia trascorsa a Ciró Marina ?
Se rimonto ai ricordi della mia infanzia, non posso non pensare alla mia famiglia e alla casa dei miei nonni, al mare e alla natura tutt’intorno. Avere delle radici così forti che affondano in una terra così ricca eppure ricca di contraddizioni, mi ha spinto a partire per vedere cosa c’era oltre quei confini senza mai scordarmi la via del ritorno. Torno nel mio paese appena possibile per ricarmi.