Nei giorni scorsi i consiglieri comunali del Pd Rasanna Barbieri, Michele Ambrosio, Saverio Flotta a proposito della mancata erogazione delle royalties ai pescatori hanno affermato: “Le royalties sono dovute alla marineria crotonese a parziale ristoro per i danni derivanti dall’estrazione di idrocarburi nelle acque antistanti la nostra costa. La problematica non solo è stata gestita con sufficienza negli ultimi mesi, ma rischia di pregiudicare in maniera insanabile il rapporto tra amministrazione comunale e il modello della pesca”.
Di fronte a tele affermazioni non si è fatta attendere la replica dei consiglieri comunali Domenico Mazza, Roberto Foresta, Alberto Laratta, componenti del gruppo Laboratorio Crotone.
“Se qualcuno – hanno dichiarato i tre consiglieri del gruppo Laboratorio Crotone – avesse ancora dubbi sui motivi che hanno portato il partito di maggioranza relativo nella città di Crotone alle disfatte elettorali di questi ultimi anni, basterebbe leggere l’ultima nota dei consiglieri comunali del PD (per fortuna non tutti) per comprendere perfettamente le ragioni di
questo declino.
I consiglieri comunali del Partito Democratico, non tutti fortunatamente, addebitano al sindaco Pugliese la responsabilità delle mancate royalties ai pescatori, addirittura incolpando il sindaco di Crotone di aver sottoscritto “un accordo di programma… che omette di indicare dove rinvenire le
risorse spettanti alla marineria crotonese”.
A questo punto la domanda è lecita: ma con chi ha firmato questo accordo di programma il sindaco Pugliese? Basta rileggere l’accordo per notare che accanto alla firma del sindaco di Crotone ci sono, tra le altre, quelle del presidente Oliverio (leader regionale del PD), del sindaco di Melissa Gino Murgi (segretario provinciale del PD), del sindaco di Crucoli Domenico Vulcano (noto esponente del PD). Strano che agli attenti consiglieri crotonesi del Partito Democratico sia sfuggito che i più alti esponenti del proprio partito abbiano firmato lo stesso accordo, oggi contestato a Pugliese.
L’amministrazione comunale di Crotone è disponibile a rivedere l’accordo firmato nel 2017, come già dichiarato dal sindaco Pugliese, ma questo non può essere fatto in modo unilaterale, occorre il contributo di tutti gli altri. E visto che ci siamo, proponiamo di avviare un’azione di riordino e
controllo della marineria crotonese per comprendere meglio lo stato di salute delle nostrane flotte di pescherecci.
Anzi, visto che bisogna rivedere l’accordo, sarebbe sacrosantamente giusto ridefinire la divisione delle royalties tra i diversi comuni. Qualcuno, magari i tre caballeros del PD, potrebbero spiegare perché la città di Crotone è stata defraudata dal 2008 ad oggi del 49% delle royalties, divise
ingiustamente tra i comuni costieri del crotonese. Questo sì un vero e proprio danno nei confronti della città di Pitagora tutto ascrivibile al PD (sottoscrittori principali l’allora assessore regionale Ciccio Sulla e il sindaco di Crotone Peppino Vallone).
Ed infine, i tre consiglieri del PD, e soprattutto il capogruppo Ambrosio, potrebbero spiegare alla
città di Crotone perché la convenzione Ionica Gas non è mai stata rinnovata nonostante le proposte
arrivate dall’Eni? Perché il PD ha fatto perdere per ben nove anni queste ulteriori risorse alla città di Crotone?
Che chi ha distrutto questa città oggi venga a darci lezione di buona amministrazione ci sembra un paradosso, ma ancora più paradossale è l’atteggiamento di novella “vergine” della politica di alcuni
esponenti del Partito Democratico che dovrebbero soltanto chiedere scusa a questa città per tutti i danni e drammi che hanno creato”.