Siamo esterefatti di fronte al rifiuto della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento Protezione Civile di riconoscere lo stato di emergenza a causa del tornado che ha colpito il territorio crotonese il 24 novembre 2018 e che ha causato ingentissimi danni alle attività imprenditoriali.
Il mancato riconoscimento ha come logica conseguenza il rifiuto all’erogazione di sussidi o qualsivoglia aiuto a favore delle attività interessate.
Ma oltre al danno il governo ci propina anche la beffa vista la motivazione con la quale è stata assunta la vergognosa decisione, ovverosia che lo stato di emergenza e relativi aiuti non si sono potuti concedere in quanto le stesse attività si sono subito riprese in autonomia.
Siamo al grottesco, lo Stato, praticamente, penalizza chi si rimbocca le maniche e a spese proprie provvede a riprendersi.
Ma noi del sud non siamo stati, da sempre, condannati per lassismo e inoperosità?
Quando diamo dimostrazione di efficienza invece di ricevere un riconoscimento prendiamo legnate?
Sono forse gli imprenditori ,vittime del tornado, colpevoli di troppa solerzia e efficacia nell’essersi risollevati dopo i danni subiti?
Bene ha fatto il Presidente di Confindustria Crotone a puntare l’indice contro la discriminante e male motivata azione del Governo suggerendo, inoltre, soluzioni che devono essere prese a favore delle attività interessate quali la sospensione temporanea degli adempimenti fiscali e contributivi.
Leggiamo sulla stampa che il Ministro Lezzi è intenzionata a contattare la Protezione Civile al fine di trovare una soluzione alla disonorevole decisione presa e ci chiediamo come mai si cerchino toppe da mettere a situazione già compromessa.
Ci domandiamo come mai da novembre ad oggi non si sia pensato o non ci siano stati consigli o suggerimenti che potevano evitare questa soluzione, ripetiamo, disonorevole.
Eppure su Crotone gravitano esponenti di rango facenti parte della coalizione di governo.
Chiudiamo questa nota citando (in italiano) un noto proverbio che bene rappresenta la situazione del nostro territorio già gravato di incompetenze istituzionali che hanno e stanno causando pochezze in ogni settore: Il cane morde sempre lo stracciato.
Siamo al grottesco lo Stato penalizza chi si rimbocca le maniche e a spese proprie provvede a riprendersi.
Ma noi del sud non siamo stati da sempre condannati per lassismo e inoperosità?
Quando diamo dimostrazione di efficienza invece di ricevere un riconoscimento prendiamo legnate?Bene fanno quelli che non si rimboccano le maniche( a loro spese ) e aspettano che lo stato intervenga, Che colpa hanno loro se chi doveva controllare è intervenuto dopo due mesi.BRAVO FERRARO SEI DA ELOGIARE.