Oltre cinquecento famiglie prese in carico, laboratori per bambini avviati in molti comuni, sportelli Pua a Melissa, Pallagorio e Cirò Marina, e soprattutto un grande lavoro vicino alle famiglie che hanno sottoscritto il patto inclusivo. Mariafrancesca Quattromani, Assunta Trifino, Francesca Sorrento, Franca Aiello, Caludio Arcuri (assistenti sociali), Pamela Liotti e Roberta Murano (psicologi), Massimiliano Dima e Isabella Cavallaro (educatori professionali), Mariangela Carella e Carmela Perrotta (istruttori amministrativi), Barbora Macalakova (mediatrice culturale), Giuseppe Fazzari, Monica Peronace, Teresa Marino, Ercole Caligiuri, Gemma Le Rose, Elvira Strangi, Lorella Spataro, (operatori extra scolastici), questi gli operatori professionali che hanno dato vita al progetto Rei dell’ambito di Cirò Marina. Una misura che vista la positività dell’intervento e la professionalità messe in campo, ma soprattutto l’intervento in termini di welfare positivo e inclusivo, possa avere continuità in un territorio dove, la povertà si tocca con mano e soprattutto i giovani, che hanno raggiunto una quota di disoccupazione oltre il 50%, possano trovare ulteriori spazi lavorativi e formativi.
Fatte queste doverose premesse in merito alla misura del Rei, come dicevamo, alla presenza del Commissario straordinario, Girolamo Bonfissuto e del responsabile area servizi alla persona del Comune, Paolo Lo Moro che porgendo i saluti istituzionali hanno rivolto parole di elogio per l’equipe del Comune capofila, il tavolo dei relatori, moderati dall’esperta e puntuale giornalista, Giusy Regalino, ha visto gli interventi di Francesco Spina, direttore della sede di Cirò Marina che ha parlato del ruolo del CPI, evidenziandone le difficoltà e le problematiche, ma anche rilanciando l’azione che gli uffici del lavoro dovrebbero avere; Antonio Carluccio, in rappresentanza del direttore provinciale dell’Inps, Giorgio Benvenuto, che nel portare i saluti ha sottolineato i dati e il ruolo dell’Inps nell’erogazione del sostegno, mentre le conclusioni sono state affidate ad Andrea Romano, in rappresentanza dell’assessore regionale, Angela Robbe, impossibilitata a partecipare per impegni Istituzionali in Regione, che ha sottolineato l’importanza della misura e del lavoro di rete che deve sempre più vedere coinvolti gli attori del sociale e le famiglie in crisi economica e sociale.
Con il Programma Operativo Nazionale, PON Inclusione 2014-2020, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, per la prima volta i fondi strutturali sono intervenuti e intervengono a supporto delle politiche di inclusione sociale. Il PON, in particolare, nelle intenzioni del legislatore, ha inteso contribuire al processo che mira a definire i livelli minimi di alcune prestazioni sociali, affinché queste siano garantite in modo uniforme in tutte le regioni italiane, superando l’attuale disomogeneità territoriale. Ne ha preso subito spunto il Comune di Cirò Marina, con gli allora assessori Nicodemo Baffa e Salvatore Valente, che hanno avviato una proposta progettuale presso il Ministero, riuscendo, forse unico Comune Calabrese, grazie anche al lavoro di Claudio Arcuri, uno degli assistenti sociali, ad ottenere un finanziamento che oggi, vede in forza all’Ente comunale, uno staff multidisciplinare che è riuscito a sostenere oltre cinquecento famiglie, predisponendo nei loro confronti una vera rete di assistenza che và al di là del solo aiuto economico, prendendo in carico i loro bisogni sia materiali ma anche, e questo è l’aspetto più sociale, i loro bisogni umani. Il Programma, infatti, a prescindere dalla specificità delle diverse misure, aveva l’obiettivo di creare un modello di welfare basato sull’inclusione attiva, rafforzando i servizi territoriali e il loro ruolo nei confronti dei cittadini beneficiari delle misure di sostegno al reddito e non solo. Per illustrare lo stato dell’arte della misura Rei, reddito di inclusione sociale predisposta dal nostro Comune, si è svolta nella giornata di mercoledì pomeriggio, presso la sala Consiliare del Comune, un incontro fra diversi attori dell’equipe multidisciplinare del sociale e istituzionali, per illustrare l’esperienza dell’Ambito territoriale di Cirò Marina che raggruppa i Comuni di Carfizzi, Casabona, Crucoli, Cirò, Pallagorio, San Nicola dell’Alto, Melissa, Umbriatico,Verzino, Strongoli e Cirò Marina, per una popolazione di circa 42 mila abitanti. Come è noto, il reddito di inclusione, REI, è una misura di contrasto alla povertà, condizionata principalmente dalla valutazione della condizione economica, ma non solo. Una misura di sostegno che, come è stato ribadito durante l’incontro, a seguito dell’introduzione del reddito di cittadinanza, dal 1° marzo 2019 non può più essere richiesto e, a partire dal successivo mese di aprile, non è più riconosciuto né rinnovato, vedi Decreto Legge n. 4/2019, art. 13. Per coloro ai quali il Reddito di inclusione sia stato riconosciuto prima del mese di aprile 2019, il beneficio continua ad essere erogato per la durata inizialmente prevista, ma non è in alcun modo compatibile con la contemporanea fruizione del Reddito di cittadinanza da parte di alcun componente il nucleo familiare.. Ad illustrare le azioni della misura e l’iter seguito dal nutrito staff multidisciplinare, costituitosi all’indomani delle risultanza del bando pubblico effettuato, lo stesso Claudio Arcuri. Una squadra di esperti, 5 assistenti sociali, 2 psicologi, 2 educatori, 1 mediatore culturale. A quest’ultima, Barbora Macalakova, mediatrice culturale, è stato rivolto un particolare ringraziamento per il lavoro svolto. Una squadra diretta dalla responsabile amministrativa dei servizi sociali, Maria Natalina Ferrari, profonda conoscitrice della materia, lei stessa assistente sociale con lunga esperienza amministrativa e umana. Un giusto riconoscimento alla professionalità di una “squadra” che ha dato, nei numeri dimostrazione che quando si lavora di concerto e sinergicamente, travalicando il mero lavoro professionale, intaccando anche la sfera umana ed empatica, si può sicuramente intervenire positivamente nel recupero delle “tristi e povere” maglie sociali che il nostro territorio vive.