Nello specifico, riferisce Coldiretti, nella azienda Soc. Agr. Pettinato snc che si dedica all’allevamento di bestiame in località “petrina” e le cui proprietà sono limitrofe al parco “Li Comuni”. L’azienda si trova a Janò, a fondo valle lungo la strada nuova per Magisano, e costeggia il fiume Alli. “Per la verità – dichiara Federico Pettinato dirigente Coldiretti e titolare dell’azienda – gli attacchi si verificano dal mese di novembre, ma gli avvistamenti sono più recenti. Con alcune fototrappole a visione notturna, come testimonia la foto allegata, – riferisce – sembra proprio che ci sia la presenza dei predatori e abbiamo riscontrato che si tratta di tre esemplari. La foto è scattata nel territorio di Sellia Marina sulla SS 106, a pochi kilometri in linea d’aria dall’azienda. Ad oggi sono stati attaccati e sbranati una decina di ovini e abbiamo ulteriormente constatato, insieme al veterinario, che il “morso” e le modalità sono proprio quelle tipiche dei lupi”.
Non vorremmo, puntualizza Coldiretti, che l’immissione dei lupi in questo territorio sia avvenuta per contrastare e creare un antagonista alla presenza di cinghiali che come ormai noto scorazzano dappertutto. Sarebbe questa, se confermata, una scelta sconsiderata e improvvida, una sorta di “piano lupi” clandestino, che non contribuisce per niente a creare una situazione di equilibrio. Coldiretti continuerà a battersi affinché le attività imprenditoriali degli allevatori possano svolgersi sia senza l’incubo delle predazioni, che ricordiamo solo a causa dello spavento possono provocare il rischio di aborti, frattura degli arti e diminuzione della produzione di latte, che della contaminazione dei cinghiali. Riteniamo che questa è una situazione particolarmente grave e preoccupante e sulla quale – chiede Coldiretti – le autorità competenti (ASL, Carabinieri Forestali, Sindaci e Regione) devono fare immediatamente luce poiché, insieme all’attività di allevamento, influisce anche sulla sicurezza dei cittadini e pertanto ci aspettiamo un intervento concreto. Parallelamente –conclude Coldiretti – poniamo l’accento anche su adeguati rimborsi dei danni, anche se questo lo affidiamo responsabilmente agli organismi deputati agli accertamenti che siamo convinti partiranno subito”.