Intervengono Maria Francesca Corigliano, Assessore regionale alla cultura e Vittorio Cappelli, Università della Calabria.
Il Museo La Nave della Sila si arricchisce dal 5 di agosto al 30 ottobre 2019 della Mostra Ciao Italia! che racconta il secolo 1860-1960 dell’emigrazione degli italiani in Francia.
Realizzata dal Palais de la Porte Dorée, Musé National de l’Histoire de l’Immigration di Parigi, la mostra, allestita al piano superiore de La Nave della Sila, con il suo percorso di parole e immagini, ci fa conoscere la storia dei rapporti tra i due paesi e le due culture che, grazie allo scambio, non sempre facile, dovuto all’emigrazione, hanno arricchito entrambi i paesi.
“Ciao“ fa parte di quelle parole che, accompagnando le migrazioni di milioni d’Italiani in tutto il mondo, sono state adottate dalle lingue dei paesi di accoglienza, come in Francia dove ormai fa parte del vocabolario corrente. Questo saluto serve ad accogliere e ad accomiatarsi allo stesso tempo.
Ciao Italia! è un arrivederci degli Italiani al loro paese, mai un addio. E’ anche una formula
di benvenuto della Francia alla sua vicina. Gli scambi tra la Francia e l’Italia sono numerosi sin
dall’Antichità e vanno ben oltre la conquista militare della “Gallia“ da parte di Roma. Nel Medioevo, uomini, donne, beni e idee attraversano le Alpi, diffondendo una sorta di “modello italiano“ in Francia e in tutta Europa. Nel XIX e nel XX secolo,
circa 26 milioni di Italiani e Italiane emigrano per motivi sia economici che politici. Una parte di essi si dirige in Francia che all’epoca mancava di manodopera. Gli Italiani diventano così
gli stranieri più numerosi in Francia dall’inizio del XX secolo fino agli anni 1960.
Oggi ricordata, la loro integrazione non avvenne comunque senza intoppi. Tra diffidenza e desiderio, violenze e passioni, rifiuto e integrazione, la mostra Ciao Italia ! narra questa storia evidenziando l’apporto degli Italiani alla società e alla cultura francesi. La mostra ripercorre il viaggio geografico, socio-economico e culturale degli Italiani in Francia dal Risorgimento a partire dal 1860 fino al 1960.