È una fase delicata per la sanità calabrese. E non solo perché dal 2010 la Regione è commissariata. Tagli orizzontali e blocco totale del turn over hanno determinato un impoverimento dell’offerta sanitaria e l’accesso alle cure sanitarie risulta essere sempre più limitato e modesto. I cittadini calabresi, secondo i dati Istat, sono tra i più insoddisfatti dell’assistenza medica ospedaliera. I Livelli essenziali di assistenza non sono garantiti, le liste di attesa crescono in continuazione, bisogna lavorare adesso perché a partire dalla garanzia della qualità delle prestazioni sanitarie e dei LEA un cittadino che vive in Calabria, in Sicilia, in Campania o nel resto del Sud possa avere pari opportunità rispetto a un cittadino che vive in Lombardia e nel Veneto.
A tal proposito ben vengano le recenti dichiarazioni del Ministro Speranza sul superamento della gestione commissariale. La Regione Calabria è commissariata da circa 10 anni e l’esperienza del commissariamento non solo non affronta i problemi che si ponevano in partenza ma li ha aggravati. Il numero dei calabresi che ricorre all’esterno della Calabria per curare e tutelare la propria salute è aumentato in modo esponenziale. Siamo passati da 200 milioni di euro che la regione pagava nel 2010 a oltre 300 milioni di euro che la regione ha pagato al 31 dicembre 2017 per quanto riguarda le prestazioni fuori regioni. Siamo in una situazione di straordinaria emergenza. Condivido l’idea del nuovo Ministro sulla necessità che le Regioni del mezzogiorno sottoposte a piano di rientro, e tra queste la Calabria, siano messe nelle condizioni di poter esercitare le proprie funzioni in materia di sanità assumendosi anche le proprie responsabilità, ed eventualmente, in situazioni straordinarie, lo Stato intervenga con forme di commissariamento selettivo non intervenendo sull’intero settore ma sulle singole filiere che necessitano di aggiustamenti. Mi auguro che il positivo approccio del nuovo ministro si trasformi immediatamente in azioni concrete e che si proceda rapidamente a decisioni che consentano di superare questa situazione di emergenza.
I Calabresi meritano una sanità migliore e, per quanto mi riguarda, attendo fiducioso di conoscere il progetto di ricostruzione del nostro sistema sanitario a partire dalle prime azioni che saranno messe in campo.