Il campionato di Domenico Berardi è partito in maniera quasi diametralmente opposta rispetto a quella del Sassuolo, che stenta in zona retrocessione con appena sei punti in classifica ed un rendimento sin troppo altalenante, soprattutto con delle rocambolesche vittorie e sconfitte in cui si fatica a trovare un equilibrio della squadra allenata da De Zerbi. All’interno di queste montagne russe, chi ha saputo mantenere un rendimento sempre alto e costante, è senza dubbio stato l’attaccante esterno nato a Cariati, capace di segnare ben cinque reti in sole cinque giornate di campionato. Capolista sino all’ultima giornata in cui è stato sopravanzato da Immobile e Zapata, Mimmo Berardi ha visto scendere nettamente le sue quote per la conquista del titolo di capocannoniere.
C’è da dire che Berardi ha saltato la prima partita stagionale in quel di Torino contro i granata per una squalifica maturata nel corso della stagione passata, oltre all’ultima con il Brescia a causa della tragica scomparsa del Presidente del Sassuolo Squinzi, venuto a mancare dopo una lunga malattia. Una persona che ha sempre creduto fortemente nella punta cosentina, che in questi anni ha rifiutato top club e svariate proposte, per ultima quella della Fiorentina in este, diventando così bandiera e capitano del Sassuolo, sino a portarlo incredibilmente in Europa League all’epoca di Di Francesco.
Dopo un paio di anni bui, Berardi sembra essere tornato al livello delle prime due stagioni in A, quando ha toccato la doppia cifra e ha vissuto il sogno della Nazionale: un qualcosa che non è ancora svanito nella mente del classe ’94, soprattutto quest’anno che terminerà con gli Europei, il cui match di esordio si disputerà proprio in Italia e a Roma, nella prima versione itinerante della rassegna continentale.
Prima ancora che ai propri numeri, Berardi deve badare a quelli del Sassuolo, provando a tirare fuori la squadra da una situazione difficile di classifica, certo acuita dall’ultima partita rinviata in calendario. Il ritorno ad una partita ufficiale dopo la sosta sarà fra i più duri che potevano capitare, all’ora di pranzo domenica 20 ottobre contro un’Inter ferita dallo scontro diretto perso in casa contro la Juventus.
Per Berardi quale miglior occasione se non un big match per mettersi in mostra agli occhi di Mancini, che col suo 433 in Nazionale può facilmente trovare posto alla punta calabrese, qualora dovesse continuare con queste felici prestazioni: a novembre ci sarà una nuova sosta per amichevoli della Nazionale. Lì già si capirà se il Ct deciderà di valutare attentamente la crescita di Berardi, o se per lui le porte azzurre sono ancora un miraggio.